Eventi

“Cibo che emozione: alla ricerca di un equilibrio tra corpo e mente”

Autore: Gabriele Porcu,
27 dicembre 2012, 08:16
Giornata di informazione e prevenzione dei disturbi comportamentali alimentari nel Parco Monteclaro a Cagliari.

Realizzata col patrocinio della Provincia di Cagliari e nata grazie alla collaborazione tra la biologa nutrizionista Alessandra Calamida, la psicologa-psicoterapeuta Claudia Cerina, la pedagogista Federica Deidda e la fotografa Gabriella Pira, la giornata si articola tra un seminario ed una mostra fotografica.

La riflessione circa le cause e le conseguenze di un malsano rapporto col cibo è stato il filo conduttore del seminario tenutosi sabato 22 dicembre ed accompagnato da una mostra fotografica curata da Gabriella Pira, visitabile fino alle 18.30. Nel retro delle fotografie che ritraevano alcune modelle a proprio agio col corpo, alcune delle quali presenti al seminario, si potevano leggere delle toccanti testimonianze autobiografiche che accompagnavano il percorso visivo. In tale occasione è stato presentato anche il calendario 2013 “amo il mio corpo”, i cui proventi saranno devoluti all'associazione “Sos Bambino Onlus” per la creazione di un asilo che ospiterà 20 bambini boliviani.

Il seminario è stato introdotto da Claudia Cerina con i ringraziamenti alla Provincia di Cagliari, al seguito dei quali è stato illustrato dalla dottoressa Calamida il tema portante di questa giornata di sensibilizzazione: “Spesso si parla di anoressia e bulimia, ma ognuno di noi ha un rapporto conflittuale col cibo, anche quando non si tratta di una patologia grave. È necessario affrontare questi temi con serenità ed allegria”.

L'invito rivolto ai partecipanti dell'incontro è stato quello di concentrarsi sul valore assegnato al cibo nella società e sul rapporto tra corpo e mente, sull'essere e sul voler-essere e sulle pressioni socio-familiari che spesso portano l'individuo ad avere un rapporto malsano col cibo ed uno stile di vita non salutare. Elementi, questi, che frequentemente innescano alcuni disturbi comportamentali alimentari di difficile diagnostica, diventando, perciò, seconda causa di morte tra i giovani subito dopo il decesso per incidente stradale. 

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