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Cantine spagnole e sarde a confronto sulle origini del vino

31 ottobre 2012, 12:45
Convegni, incontri con esperti e degustazioni da venerdì 16 a domenica 18 novembre Villa Muscas a Cagliari.

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Convegni, incontri con esperti e degustazioni a base di Cannonau, l'omologo spagnolo Garnacha Tintorera, il Bovale, la Cariñena, il nostrano Carignano e altri ancora. Per tre giorni Villa Muscas in via Sant'Alenixedda a Cagliari, diventa il crocevia di una riflessione a più voci sulla storia, le origini, le tecniche di produzione del vino di due regioni dalla  comune matrice latina: la Castilla-La Mancha, patria nella Spagna centrale del leggendario Don Chisciotte e la Sardegna.

Saranno gli accoglienti spazi dell' antica Regia Scuola di Viticoltura ed Enologia i palcoscenici prescelti per la kermesse vitivinicola dal titolo “Forum Hispano - Sardo sulla cultura del vino”, in programma da venerdì 16 a domenica 18 novembre.

L'iniziativa è stata progettata dall'Associazione culturale Caribe, presieduta da Roberto Intina, l'Associazione Hispasar composta da soci spagnoli e sardi e l'iberica Dabo con la collaborazione di Villa Muscas, il Comune di Cagliari ed il patrocinio dalla Presidenza della Provincia di Cagliari e la Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna. I momenti degli assaggi e delle degustazioni sono a cura della sezione cagliaritana Onav,  l'Organizzazione nazionale assaggiatori di vini.

Il programma delle tre giornate con le mattine riservate alle conferenze e alle testimonianze, il pomeriggio alle esposizioni di vini e prodotti, si apre venerdì 16 novembre alle ore 11 con il saluto delle autorità a cui faranno seguito le relazioni tenute da esperti del settore sardi e spagnoli. Dalle 11,30 alle 12,30 sarà il turno delle esperienze dei singoli produttori di vini isolani e iberici, alle 13,30 assaggi di specialità gastronomiche con l'abbinamento dei vini suggeriti da enologi. Il pomeriggio si riprende alle ore 16 con le visite agli stand esposizioni dei prodotti delle cantine per assaggi e degustazioni dei prodotti esposti.

L'evento mette a confronto sei cantine sarde individuate nel vasto panorama delle eccellenze isolane e altrettante 'bodegas' della Manchuela, una delle zone più produttive in ambito vitivinicolo de La Mancha. Gli obbiettivi? Rilanciare sul mercato prodotti di ottima qualità troppo spesso offuscati da marchi noti e maggiormente pubblicizzati di altre regioni italiane e spagnole. Ancora porre le basi per un progetto futuro tra le due regioni legato allo sviluppo dell'offerta enoturistica.

Per approfondire il tema della viticultura e promuovere questo settore così importante per le economie dei due paesi che vantano tradizioni millenarie, ogni cantina con i rispettivi proprietari, enologi e presidenti si sofferma su un argomento specifico legato al proprio territorio di produzione e alla storia della cantina. Ma a far sentire la loro "voce" saranno soprattutto i vini con le proprie  fragranze, colori e sfumature.

La aziende sarde individuate a partecipare alla kermesse sono: “La Cantina di Santadi” del presidente Antonello Pilloni con i grandi rossi Terre Brune, Rocca Rubia, Araja, Grotta Rossa, Antigua, il cannonau Noras a cui si accostano i raffinati bianchi Villa di Chiesa, Cala Silente, Pedraia, Villa Solais, Latinia. “La vitivinicola Roberto Zarelli di Magomandas” nell'oristanese con la produzione delle pregiate malvasie, Inachis, Tur, Licoro, Sa Costa e lo Spumante Malvasia. Tra le eccellenze dei vini sardi sono rientrati anche i prodotti della “Azienda agricola e fattoria didattica Tramatza della Famiglia Orro” che presenta i suoi fiori all'occhiello: Crannatza, il vino dalla uve del ceppo della Vernaccia di Oristano e ancora l'omonima grappa, il rosato Zenti Arrubia e il rosso Spinarba. Dal territorio di Usini nel nord Sardegna, arriva la “Cantina Chessa” con le varietà di vitigni tipici della zona e cala i suoi quattro assi, Cagnulari, Kentales, Lugherra e Mattariga.

Stando ancora sul capo di sopra, punta tutto sul bianco Poesis la “Cantina di Domenico Cau di Bonorva”. La parata di vini sardi si completa con una raffinata selezione della "Cantina Gostolai" di Oliena con i  bianchi Dolce Cantico, Gostolai, l'abbardente Spiritu Lughe Fogu, il pregiato Su Gucciu, il Nepente, Medas Annos, i rossi Puer sed formosus, il cannonau Sonazzos, Rosadu, il vermentino Incantu e altri ancora di una delle più rinomate aziende vinicole dell'isola.

Ma la kermesse sarà l'occasione anche per mettere in evidenza le radici comuni e il filo rosso che lega tradizioni e usanze del paese iberico e della Sardegna. Regione dove si hanno tracce della vite già dal periodo nuragico e per di più, sulla Carta de Logu di Eleonora d'Arborea c'è testimonianza in un articolo specifico, del divieto della “mala coltivazione” dei vigneti.

A partecipare a questo ideale gemellaggio sono state invitate tra cantine e consorzi di aziende sei realtà spagnole: la “Cooperativa agricola San Antonio Abdad”, di Villamalea (Albacete) con i suoi vini, Altos Del Cabriel, Viñamalea, Gredas Viejas, Providencia, Kylix e  Flor Del Paraiso. La bodega “Vitivinos” D.O. Manchuela (Albacete) con i vini Azua e Flor Del Paraiso. L'azienda di Valero Quilez, di Alarcon, (Cuenca - Spagna) con Finca, Monte De Las Mozas e Kernos. Inoltre sempre dalla zona di Albacete la 'Finca' Santa Rosa Agricolas di Almansa con i rossi Matamangos e Gabi De 9. Santa Margherita  Chiudono il parterre delle aziende iberiche la bodega "Santa Margherita" e   “Fontana” di Fuente del Pedro (Cuenca) con le etichette Fontal e Quercos.

A far da corollario alle conferenze ci saranno intermezzi eno-gastronomici con assaggi di insaccati, formaggi, conserve alimentari, prodotti sott'olio, realizzati attingendo alla sapienza storica delle rispettive regioni. Di particolare interesse sarà il singolare corso-dimostrazione sul taglio a mano del prosciutto a cura del noto esperto spagnolo, il maestro Joaquim De La Calzado ed inoltre le degustazioni delle prelibatezze tipiche del territorio di Albacete offerte dalla ditta “Disgavi SL” Gran Gourmet Jamones Gabaldón.
 
Per la Sardegna oltre ai titolari e rappresentanti delle aziende locali, intervengono alle conferenze l'ex assessore alla Cultura del Comune di Cagliari Giorgio Pellegrini sui “Rapporti storici tra Sardegna e Spagna”. Di particolare interesse sono le due relazioni tenute dal noto enologo Enzo Biondo sui temi “Territori e biodiversità vitivinicola della Sardegna nel comparto agro – alimentare” e “Il vino Cannonau nella storia e nella cultura del popolo sardo”. Altro argomento di  grande interesse trattato da Davide Orro della cantina Orro, "La Multifunzionalità nell'azienda agricola: un' opportunità di vita per le piccole imprese".

Sul versante degli ospiti stranieri si annotano José Maria Rodenas, Presidente della Asociación Mico-Vitis e grande conoscitore della cultura del vino e in particolare della produzione della regione de la Mancha,  Juan Miguel Cebrian Jimenez Presidente de la Denominación de origen Manchuela, viticultore e vicepresidente de ASAJA (Asociación Agraria de Jóvenes Agricultores), il dirigente del Centro Comercial y de Ocio Imaginalia C.O.C. Berta Martinez affronterà il tema "Centri commerciali come settori dinamici della produzione locale". Enrrique Lopez De Coca, Direttore dell'azienda di import-export Novartis Trading sul tema "Canali commerciali e mercato Asiatico" infine il docente di antropologia sociale dell'Università Cattolica di Murcia Manuel Luna Sampeiro con la relazione dal titolo "Il vino come colonna vertebrale del territorio". 

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