E' stato siglato questa mattina nella sala conferenze dell'Edificio Sali Scelti all'interno del Parco di Molentargius, il Protocollo d'Intesa tra il relativo Ente Parco e l'Area Marina Protetta di Capo Carbonara-Villasimius.

Il Sindaco di Cagliari, Massimo Zedda non è voluto mancare all'appuntamento ed ha partecipato alla conferenza stampa nel corso della quale Mauro Contini, Sindaco di Quartu Sant'Elena e Presidente dell'Ente Parco, e il suo collega di Villasimius Salvatore Sanna, hanno apposto le loro firme sul Protocollo.

“Arrivare a questa stipula è stata un'esigenza di cui si è discusso più volte – ha spiegato Zedda - perché il Golfo di Cagliari e le sue caratteristiche sono uniche in ambito europeo. Un idea di sviluppo che ci consente di candidarci ad essere il più grande parco urbano e metropolitano a livello europeo”.

“Si è scelta - ha aggiunto il Presidente del Parco Mauro Contini - la strada che permette la creazione, grazie all'area marina protetta di Capo Carbonara, della possibilità di costituire importanti sinergie tra consorzi ed enti che hanno obiettivi simili, allargando, inoltre, l'area vasta oltre Molentergius”.

Stabilita, per il momento, in due anni la durata del Protocollo che le parti si augurano possa andare avanti nel tempo anche successivamente.

“Nonostante questo sia un momento difficile per il Parco di Molentargius è importante fare scelte e tracciare percorsi come questo” ha concluso il presidente dell'Ente Mauro Contini che ha poi lasciato la parola al Sindaco di Villasimius.

“La richiesta di poter lavorare insieme - ha precisato Salvatore Sanna - è stata colta rapidamente. Questo protocollo di intesa non riguarda aree circoscritte ma interessa tutto il Golfo di Cagliari e il territorio, grazie a iniziative e sinergie atte alla promozione del turismo. Il protocollo mira a portare avanti iniziative specifiche per l'ambiente in virtù della legge che promuove l'istituzione dei Parchi Regionali”.

Alla conferenza ha partecipato anche Ignazio Tolu, Assessore Provinciale all'Ambiente che ribadito la positività di tale Protocollo. “Si è voluto accelerare la firma perché si è perso già abbastanza tempo e si è rischiato di danneggiare il Parco. Questa è una grandiosa opportunità di rilancio di un'area che, però, richiede una messa in sicurezza da rischi idrogeologici e sono necessari interventi strutturali da eseguire immediatamente”.