Comunicati stampa

Assegnati i fondi per depurare e distribuire acqua da Is Arenas e Molentargius

16 luglio 2012, 08:37
La spesa complessiva è di 5milioni e 400mila euro. Il Comune ha già approvato in linea tecnica il progetto preliminare

«E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 160 dell’11 luglio 2012 la deliberazione del CIPE n. 60 del 30 aprile 2012, di assegnazione di risorse a interventi di rilevanza strategica regionale nel Mezzogiorno, nei settori ambientali della depurazione delle acque e della bonifica delle discariche. Per la Sardegna la delibera del CIPE prevede, tra gli altri, due interventi importanti: l’attribuzione di 2.000.000 di euro per l’adeguamento ed il potenziamento della sezione di trattamento terziario del depuratore di Is Arenas e l’attribuzione di 4.000.000 di euro per la realizzazione della rete di distribuzione delle acque depurate provenienti dall’impianto di Molentargius verso le aree attrezzate a verde pubblico nella città di Cagliari».
Lo comunica l’Assessore dei Servizi tecnologici del Comune di Cagliari, Pierluigi Leo, ricordando che nell’ambito delle normative statali e regionali volte a perseguire la tutela qualitativa e quantitativa delle risorse idriche, era stato disposto dalla Regione un primo finanziamento di 1.400.000 euro alla fine del 2011 per l’adeguamento della rete che distribuirà nelle aree verdi della città  le acque reflue del depuratore di Is Arenas a Molentargius (oltre 20 milioni di mc.), che oggi per la gran parte finiscono in mare.
«Il Comune», sottolinea Leo, «ha già approvato in linea tecnica il progetto preliminare che prevede una spesa complessiva di 5.400.000 euro. E’ un intervento molto importante, non solo per la città ma per l’intera area metropolitana, perché consentirà anche un notevole risparmio nella bolletta del consumo dell’acqua ed il contestuale potenziamento dell’impianto di depurazione di Is Arenas ai fini del riuso irriguo dei reflui».
Detto impianto, gestito da Abbanoa, aveva già ricevuto un finanziamento regionale di 1.100.000 euro (anch’esso alla fine dell’anno scorso), è tecnologicamente superato e non consente di avere attualmente acqua dissalata nei limiti previsti dalla legge.
«Con l’intervento del CIPE», conclude l’Assessore Leo, «viene così completamente finanziato l’intervento che la Regione ha ritenuto strategico per il territorio, sostenendolo efficacemente in tutte le sedi istituzionali, fino alla positiva conclusione di questi giorni».

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