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Progetto Chernobyl. Famiglie della Sardegna accolgono i bambini della Bielorussia

31 maggio 2012, 13:00
Molti trascorreranno qui l'estate. Un periodo di permanenza lontano dalle zone contaminate con una dieta ricca di proteine e vitamine consente di eliminare fra il 50% e il 70% degli isotopi radioattivi.

Si ripete due volte l’anno, ormai da 20 anni, il miracolo  della solidarietà attiva e dell’amicizia che vede protagoniste le famiglie sarde che accolgono nelle loro case i bambini della Bielorussia nell’ambito del progetto Chernobyl.
Nonostante siano trascorsi  26 dal Disastro di Chernobyl, l’accoglienza dei bambini, rimane un efficace strumento di solidarietà e prevenzione sanitaria.

Un periodo di permanenza lontano dalle zone contaminate con una dieta ricca di proteine e vitamine consente di eliminare fra il 50% e il 70% degli isotopi radioattivi, con particolare riferimento al cesio 137 che si accumula dell’organismo dei bambini- La Centrale Nucleare di Chernobyl pur trovandosi in Ucraina ha riversato in Bielorussia oltre i 2/3 terzi del materiale radioattivo fuoriuscito. (Chernobyl si trova a soli 5 chilometri dalla frontiera Bielorussia,  e purtroppo il giorno dell’incidente i venti soffiavano in direzione del territorio bielorusso)

Il ponte aereo dell’amicizia e della solidarietà continuerà nei prossimi mesi:
GRUPPO 3 MESI: arrivo a Cagliari il 01/06/2012
GRUPPO 2 MESI: arrivo a Cagliari il 01/07/2012
GRUPPO 1 MESE LUGLIO: arrivo a Cagliari il 01/07/2012
GRUPPO 1 MESE AGOSTO: arrivo a Cagliari il 01/08/2012

I bambini saranno ospitati da famiglie residenti in tutte le province sarde.

Ma da questo pluriennale atto di solidarietà è nato oggi un rapporto intenso fatto di una miriade di iniziative a carattere culturale e artistico oltre ad un importantissimo progetto di cooperazione allo sviluppo nel settore della formazione professionale sostenuto dalla LR 19/96 della Regione Sardegna che ha visto nascere a Minsk l’Ente di Formazione “Sardegna Global” in possesso dell’accreditamento statale bielorusso, dove dal 2004 ad oggi, sono stati formati oltre 3.000 giovani bielorussi con un indice di inserimento lavorativo altissimo prossimo al 100%. Grazie al sostegno della cooperazione decentrata della Sardegna, le famiglie hanno quindi l’opportunità di dare continuità alla loro azione di solidarietà, con strumenti di inclusione sociale e di accompagnamento in età adulta dei giovani bielorussi che da bambini sono stati ospitati in Sardegna. Grande sviluppo stanno avendo anche gli scambi studenteschi a livello universitario, che ha visto agli inizi di maggio un gruppo di studenti bielorussi partecipare ad un importante Work Shop organizzato dalla Facoltà di Architettura dell’Università di Cagliari.

Inoltre quest’anno nella seconda metà di giugno, in data ancora da definire, arriveranno i ragazzi del programma internazionale Ambasciatori di Speranza promosso dalla ONG Soleterre Onlus con la collaborazione fra gli altri dell’Associazione Cittadini del Mondo Onlus e il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna. Il progetto intende promuovere il benessere psico-fisico di  giovani provenienti da situazioni di disagio esistenziale (malattia oncologica) in Italia e nei paesi partner del progetto (Bielorussia, Russia, Ucraina, India, Marocco), favorendo l'incontro interculturale e la condivisione fra i coetanei dei Paesi partecipanti al programma che hanno vissuto la stessa esperienza di malattia con l’obbiettivo di rafforzare il senso di auto-stima e di socialità in giovani onco-guariti.

Per qualunque informazione sul progetto Chernobyl contattare:
Associazione Cittadini del Mondo Onlus  - Cell. 333/6811005 mail: cittadinidelmondo@tin.it www.cittadinidelmondo.info  www.sardegnabelarus.it

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