Prende il via anche quest’anno la settima edizione dell’iniziativa intitolata “Eurobabel” promossa dall’associazione studentesca AEGEE( Association des Etats Gènèraux des Etudiants de l’Europe) che, in occasione della ricorrenza della Giornata Europea delle Lingue, avrà luogo l’11 Dicembre a Cagliari presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere in via San Giorgio in aula 10 dalle ore 15,00.

Durante l’incontro saranno affrontati temi d’attualità importanti e delicati come il multilinguismo e il multiculturalismo e come essi possano convivere in una terra come la Sardegna, con una forte identità culturale e linguistica cercando di informare i partecipanti sulle innumerevoli possibilità che esistono in tal senso in tutta l’Isola anche a livello Universitario. Verrà, inoltre, ribadita l’importanza di una solida conoscenza linguistica di base come punto di forza all’interno del mondo del lavoro o come chiave d’accesso per poter studiare all’estero.

Interverrà l’Assessore al Turismo dalla Provincia di Cagliari, Piero Comandini che illustrerà le opportunità offerte per favorire gli scambi interculturali e lo sviluppo nell’ambito delle politiche comunitarie soprattutto nel settore giovanile. Sarà presente anche il Direttore dell’Istituto “International English Centre” Timothy Phillips che si concentrerà, invece, sul ruolo della lingua inglese al giorno d’oggi. Hanno assicurato la loro partecipazione il responsabile dell’ufficio EURODESK di Cagliari, Fabrizio Todde, la tutor didattica del Centro Linguistico d’Ateneo, Claudia Atzori e il Capo settore ISMOKA (Istituto Mobilità Karalis) Anna Maria Aloi.

Occorre sensibilizzare i giovani sull’importanza dell’apprendimento delle lingue per migliorare il plurilinguismo e la comprensione interculturale, promuovere la diversità linguistica dell’Europa ed incoraggiare uno studio sulle lingue esteso a tutta la vita, non soltanto mediante i metodi tradizionali esistenti come scuole e università, affinché sia più semplice adattarsi al mondo che cambia per via della globalizzazione, ma soprattutto al panorama lavorativo di domani che richiede la conoscenza di almeno una lingua straniera.

L’Associazione AEGEE, fondata nel 1985 a Parigi, è una delle più grandi realtà studentesche interdisciplinari d’Europa che opera in questo senso, rappresentata da oltre 15.000 studenti, attiva in 232 città universitarie e in 43 paesi europei.
Si tratta di un’ organizzazione no-profit slegata da qualsiasi partito politico e tutti i progetti e le attività da loro promosse si basano sul lavoro volontario dei propri membri che da sempre lavorano per lo sviluppo di iniziative indispensabili per l’integrazione e la preparazione degli studenti come il progetto “Erasmus”, “Action Day”e “Summer Universities”, oltre che promuovere un’Europa unita, senza pregiudizi e tollerante per il futuro, sviluppare democrazia, diritti umani, educazione e cooperazione a livello europeo.

Ci sono circa 225 lingue indigene nel Vecchio Continente, che rappresentano il 3% delle lingue mondiali. La maggior parte di esse è di origine indoeuropea e con l’arrivo di immigrati e rifugiati essa ha accresciuto il suo multilinguismo. Nella sola Londra si parlano 300 lingue. E’ questa una ricchezza mondiale da preservare e saper ben sfruttare, non solo perché conoscendo una lingua si ha accesso ad un intera cultura, ma perché il multilinguismo è legato alla mobilità dei lavoratori e all’intera economia europea e mondiale.
Il 56% dei cittadini europei parla una lingua diversa dalla propria lingua madre, il 28% padroneggia due lingue straniere, il 38% conosce l’inglese, il 14% il francese o il tedesco.
Sono dati relativamente positivi ma pure indicatori di una popolazione che ancora tanto deve fare per adeguarsi ad una società come la nostra in continuo mutamento.