Sabato 28 aprile, alle 21, per Echi Lontani 2012, nell’ambito delle Feste Musicali per Sant’Efisio, la chiesa monumentale di Santa Chiara - Cagliari, piazza Yenne - ospita il concerto “Il Tedesco del Papa, ovvero Il Giardino dei Barberini”. Sul palco Janas Ensemble diretto da Paola Erdas.

Il Tedesco del Papa - Ovvero il Giardino dei Barberini.
Janas Ensemble
Lia Serafini Soprano
Lorenzo Cavasanti, Manuel Staropoli Flauti
Franco Pavan Tiorba – Fabio Accurso Arciliuto
Claudia Poz Violoncello - Paola Erdas Clavicembalo e Direzione
Musiche di J.H. Kapsberger, M. Neri, F. Cavalli

La scaletta. Il concerto è una ricostruzione ideale di una giornata musicale nella splendida dimora romana dei Barberini, animata dalla musica di Johannes Hieronymus Kapsberger. Noto per la sua attività di virtuoso di Tiorba e Liuto, una parte importante della sua produzione è però dedicata anche alla musica vocale sacra e profana, composta in gran parte per la famiglia Barberini. Maffeo Barberini, il futuro Papa Urbano VIII, compose per lui i Poematia et Carmina che Kapsberger mise in musica. Altro esempio della produzione del musicista connesso con la famiglia Barberini fu il VI Libro di Villanelle intitolato Li Fiori: un omaggio musicale al rinomato giardino costruito dal Bernini e dal Borromini per il Palazzo del Quirinale di Francesco Barberini. “Di contorno alle musiche di Kapsberger abbiamo scelto - spiega Paola Erdas - due opere di autori veneziani: Massimiliano Neri e Francesco Cavalli, a ricordo delle origini del “Tedesco della Tiorba, nobile Alemanno, nato a Venezia”.

Janas Ensemble. Lia Serafini (soprano), Lorenzo Cavasanti, Manuel Staropoli (flauti), Franco Pavan (tiorba), Fabio Accurso (arciliuto), Claudia Poz (violoncello) e Paola Erdas (cembalo e direzione) compongono Janas Ensemble. Nato dal desiderio della clavicembalista sarda di approfondire alcune tematiche in area italiana e spagnola nel periodo storico che va dalla fine del Rinascimento al Barocco, l’ensemble interpreta musicalmente e culturalmente la portata del Siglo de Oro. Ma non solo. Il gruppo amplia il repertorio al secolo XVIII e al bacino del Mediterraneo, Francia inclusa. In questa tematica si riallaccia a una delle specializzazioni di Paola Erdas in campo solistico. Il repertorio sei-settecentesco viene affrontato con un approfondimento storico, nel senso più esteso, e un’estetica che punta alla bellezza di suono. Il tema è centrale per il lavoro della clavicembalista sarda. Un’inquadratura che si allarga dalle fate della tradizione mitologica regionale (le Janas) ad un orizzonte più vasto, che va dall’Italia al resto d’Europa.