Eventi

26 anni dopo Chernobyl: una tragedia da non dimenticare

26 aprile 2012, 15:08
Un grazie al popolo, alle istituzioni della Sardegna per la solidarietà, amicizia e cooperazione dimostrata nei confronti del popolo bielorusso

26 aprile 1986 – 26 aprile 2012

 

Sono trascorsi ventisei anni da quel tragico giorno del 26 aprile 1986, ma le ferite di Chernobyl sono ancora aperte.

L’effetto immediato della catastrofe nucleare, la più grave della storia umana, fu paragonabile all’esplosione simultanea di più di 100 bombe nucleari analoghe a quelle che nel 1945 avevano sterminato Hiroshima e Nagasaki.

Sulla base dei dati forniti dall’Istituto bielorusso di statistica Belsat, in Bielorussia, nella zona di contaminazione radioattiva, al 1 ° gennaio di quest'anno, vivevano 1.141.700 persone, ossia il 12,1% della popolazione della Repubblica di Belarus. Nel territorio contaminato nella repubblica, si trovano 216.900 bambini di età inferiore ai 18 anni, ovvero il 19% della popolazione, che si trova su quel territorio.

Come risultato del trasferimento dei residenti in altre zone del paese e il miglioramento della situazione sui territori contaminati dalle radiazioni, la popolazione che vive in aree contaminate, nel corso degli ultimi 20 anni è diminuita di 699 mila persone.

L’Italia sin dall’inizio ha assunto una posizione di cruciale importanza nel movimento umanitario internazionale, in primo luogo nell’accoglienza dei bambini di Chernobyl. Nei 20 anni di relazioni diplomatiche tra i nostri paesi sono stati ospitati in Italia più di 500 mila bambini bielorussi.

La Sardegna, il suo popolo, le sue istituzioni, le associazioni di volontariato sono in prima fila in questo splendido movimento di solidarietà, decine di migliaia sono stati di bambini bielorussi che in questi lunghi anni hanno trascorso nell’Isola le loro vacanze estive e natalizie grazie alla solidarietà delle famiglie sarde.

Nonostante i 26 anni trascorsi dalla tragedia le famiglie sarde non hanno dimenticato e continuano a tendere la loro mano all’infanzia bielorussa, questa estate saranno oltre 300 i bambini bielorussi che trascorreranno le loro vacanze in Sardegna nell’ambito dei progetti Chernobyl.

In questi anni è stata molto importante anche la cooperazione della Sardegna nel settore medico, nel settore delle politiche sociali e nel campo della cooperazione nel settore della formazione professionale che hanno visto la realizzazione di importanti progetti con la collaborazione della Regione Sarda e della Provincia di Cagliari. Si registra una significativa attività di scambi culturali, giovanili, studenteschi, una intensa attività di promozione di contatti e collaborazioni.

Dal  2004 e sino ad oggi grazie al sostegno della LR 19/96 della Sardegna sulla cooperazione internazionale, opera a Minsk l’Ente di Formazione Professionale Sardegna Global. In questi anni di attività  oltre 3.000 allievi hanno ricevuto una qualificazione, riqualificazione e perfezionamento professionale nel settore edile con livelli qualitativi che rispettano gli standard europei, e un inserimento lavorativo che rasenta il 100%, un successo che non ha eguali nel settore della cooperazione e che fanno dell’intervento sardo in Bielorussia una delle migliori best – practice italiane.

Un altro esempio concreto dell’originale evoluzione dei rapporti nati da un grande gesto di solidarietà concreta è stato l’invio in Bielorussia, per la prima volta nella storia dei rapporti italo-bielorussi, di un gruppo di bambini e giovani italiani per un progetto di scambio giovanile. L’iniziativa sostenuta dalla Presidenza della Provincia di Cagliari ha visto dal 2008 e nel 2010 l’invio regolare di gruppi di giovani sardi  a Minsk nell’ambito di iniziative culturali, di aggregazione che rafforzano i contatti fra i giovani dei due paesi.

All’inizio di aprile di quest’anno è stata una delegazione studentesca formata da 12 universitari e liceali della Provincia di Cagliari a visitare la Bielorussia, i ragazzi sono stati accolti al Ministero dell’Istruzione e degli Esteri, al  Parlamento Bielorusso, hanno visitato alcune università ed centri di aggregazione giovanile, incontrato le associazioni studentesche e sono stati ricevuti dal Nunzio Apostolico in Bielorussia S.E. l’Arcivescovo Claudio Gugerotti, e visitato infine l’Ambasciata d’Italia a Minsk. A maggio sarà la volta di una delegazione universitaria bielorussa che parteciperà ad un work shop organizzata a Cagliari dalla Facoltà di architettura dell’Ateneo cagliaritano.


Il 29/04/2012 la firma a Minsk di un accordo di collaborazione fra la Regione Sardegna e la Regione di Minsk, ha fornito una ulteriore cornice giuridica alle tante iniziative in corso, capace di sviluppare nuovi contatti nel campo  del turismo, artigianato e commercio, della ricerca ed energie rinnovabili, del lavoro, formazione professionale e cultura, senza dimenticare gli aspetti più propriamente umanitari che coinvolgeranno  in alcuni progetti i ragazzi in uscita da patologie tumorali oltre a rinforzare ulteriormente le iniziative di accoglienza temporanea dei bambini bielorussi.

Ancora una volta a nome delle istituzioni e del popolo bielorusso voglio ringraziare le famiglie e le associazioni sarde per l’impegno concreto a favore dell’infanzia bielorussa e l’apprezzamento per il sostegno che la Regione Autonoma della Sardegna, la Provincia di Cagliari e svariate amministrazioni comunali garantiscono affinchè questa solidarietà continui e si sviluppi in forme sempre più ampie ed efficaci.


Il Console onorario
della Repubblica Belarus in Sardegna
Giuseppe Carboni
 

Non è stato ancora inserito nessun commento. Vuoi essere il primo?

Inserisci un commento

Devi effettuare il Log-in o Registrarti per poter commentare