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"Su Muccadori de sa Sposa" di Guido Tuveri

2 dicembre 2008, 12:17
Venerdì 5 dicembre al Teatro Auditorium Comunale di Cagliari alle ore 21.

Parte 1 di 2

Documenti Allegati

Idea originale e regia: Guido Tuveri
Coreografie: Guido Tuveri in collaborazione con gli artisti Rossana Luisetti, Ignazio Nurra, Valentina Puddu
Chitarra solista: Giacomo Deiana
Cantante solista: Ignazio Nurra
Scelte musicali: Ignazio Nurra, Guido Tuveri
Video: Valentino Usai
Costumi: Archivio costumi Tascusì, archivio costumi Arabesque, Elisabetta Corona
Tessitura primitiva della lana realizzata dalle donne del Parco Geominerario guidate da Daniela Ducato
Produzione: ASMED-Balletto di Sardegna, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Autonoma della Sardegna

Personaggi e interpreti:
Salvatore – Ignazio Nurra
Maria Assunta – Valentina Puddu
Antonia – Rossana Luisetti
Francesco – Guido Tuveri
e la partecipazione di Giuseppe Tuveri nella parte del padre

Su muccadori de sa sposa”, ideato diretto e realizzato da Guido Tuveri in collaborazione con gli interpreti Rossana Luisetti, Ignazio Nurra e Valentina Puddu, verrà presentato nel mese di dicembre nelle seguenti date:
il 5 al Teatro Auditorium Comunale di Cagliari alle ore 21, il 7 all’ex Casa Angioni di Quartucciu alle ore 21, in occasione del “XXVI Festival Internazionale Nuova Danza”;
in occasione di “Un’Isola in Festival”, l’11 al Teatro Andrea Parodi di Porto Torres alle ore 20, il 13 al Teatro Civico di Serrenti alle ore 20,30, il 19 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania alle ore 21 e il 20 al Teatro Eliseo di Nuoro alle ore 21 .

Le vicende della storia d’amore tra due giovani, lo stupro di una giovane donna (la sposa), la solidarietà di altre donne (il tessuto sociale) si sviluppano sullo sfondo di una parte della nostra storia recente: la fine della seconda guerra mondiale la liberazione americana. La storia è ambientata tra le miniere di Montevecchio e Ingurtosu. La varietà sonora, basata sulla musica sacra con alcuni inserti di brani contemporanei, è intercalata dalla voce di Ignazio Nurra che propone alcuni canti classici del repertorio sardo di compositori nuoresi. I riferimenti al dramma shakespeariano riportano lo spettatore indietro nel tempo e, contemporaneamente, lo pongono davanti al confronto tra passato e presente.

Durante lo spettacolo un gruppo di donne farà nascere un tessuto: il tessuto sociale e solidale (il velo della sposa). Alcune donne di Iglesias e di Guspini guidate da Daniela Ducato trasformeranno le loro mani e i loro corpi in un unico telaio per fare tessuti sonori, impastando insieme fiocchi di lana di pecora sarda colorati con le terre del Parco Geominerario e con le erbe selvatiche, i frutti, gli ortaggi del Medio Campidano.
La tessitura primitiva della lana di pecora riproduce condizioni tattili-sensoriali, sonore, simili a quelle percepite nell’utero materno. In lingua aramaica tessere vuol dire generare, mettere al mondo.
Senza fili, senza aghi, senza telai, gli spettatori vedranno nascere davanti ai loro occhi coperte e panni colorati destinati al corredo della sposa. Tra questi, prenderanno forma i tessuti rituali dei popoli navigatori del mediterraneo come il velo di filigrana di lana “su muccadori de sa sposa”: una morbida sfoglia di lana di pecora bianca amalgamata con latte, miele, acqua di mare, cenere, terra cruda, olio di oliva e fibre di grano della Marmilla.

Ma il tessuto più fecondo sarà quello ottenuto dalla danza di tutti i protagonisti redenti. Capaci di perdonare se stessi e gli altri, le donne e gli uomini insieme potranno finalmente seminare e tessere con i loro piedi nudi, passo dopo passo, il tappeto della fertilità: un caldo e solido tessuto sociale di bioccoli di pecora nera di Arbus, semi di lino e lane tinte con melograno, olivastro, quercia e terra di miniera.

Il velo della sposa, le sculture sonore di terra e di lana, il tappeto della fertilità e i tessuti di miniera prodotti durante gli spettacoli, saranno esposti al Museo dei Tessuti e della Moda di Parigi, al Museo Tama Art University di Tokyo e a Palazzo Pitti di Firenze. Successivamente verranno messi all’asta a favore dell’associazione Emergency.

“Rapsodia…Miniera parole dai libri degli scrittori di miniere sarde” a cura di Iride Peis Concas

Suoni, Semi, Radici, Zolle di terra, Scritti di Autori Locali di: Iglesias, Carbonia, Buggerru, Gonnesa, Fluminimaggiore, Serrenti, Samassi, Ussaramanna, Siddi, Villacidro, Sardara, Villamar, Pabillonis, Arbus, Guspini, Quartucciu, Nuoro, Orani, Lula, Argentiera, Cagliari

I saperi di Arte tintoria, Colori curativi delle piante, Tessitura sonora primitiva sono depositati nella Banca del Tempo di Guspini <bdtguspini@tiscali.it>

La lana è offerta da EDILANA: prodotti termo-isolanti, fonoassorbenti -100% pura lana vergine di pecora autoctona di Sardegna per l’edilizia, l’architettura, il verde, l’arredo, l’ecodesign. www.edilana.com

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