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Il “Treno della memoria”

Autore: Laura Carossino,
31 gennaio 2012, 14:03
Storia, Memoria e Testimonianza.

Ad un passo dalla “Giornata della Memoria”, è stato presentato il progetto “Treno della Memoria” realizzato in partenariato dall'Associazione Terra e Fuoco e dall' Arci Sardegna, e finanziato dai Comuni di Cagliari, Guspini, Sassari, Villacidro e delle Province di Cagliari, Medio Campidano e Sassari.

Il Treno della Memoria è un progetto educativo che coinvolgerà circa 100 giovani di età compresa tra i 18 e i 26 anni, 10 dei quali sardi, attraverso un viaggio tra i luoghi e le persone che hanno vissuto il periodo della  Seconda Guerra Mondiale e le sue atrocità come appunto quella della Shoah. La data di partenza è fissata per il 3 Febbraio.

“Quando ci è stato proposto tale progetto -ha commentato il Sindaco di Cagliari Massimo Zedda- ci siamo preoccupati di coinvolgere sopratutto quei giovani che non avessero sviluppato ancora una certa sensibilità per queste tematiche così importanti, non volevamo che fosse un viaggio premio ma bensì un progetto formativo di cittadinanza attiva”.

Enrica Puggioni, Assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, ha sottolineato l'importanza dell' iniziativa che mira a far sì che i giovani si rendano conto del terrore che ha attraversato l'Europa in quegli anni, immedesimandosi dopo aver visto i luoghi della memoria in quelle persone che sono state vittime di tali orrori.

“L'ignoranza è causa dell'odio verso l'altro, che può sfociare in atteggiamenti violenti verso il prossimo”, ha detto con fermezza Marta Ecca, Assessore provinciale alle Politiche Giovanili.
Ad illustrare nel dettaglio il progetto il Presidente Regionale dell'Arci della Sardegna Franco Uda: “L'obiettivo è quello di unire la dimensione della Storia con quella della Memoria  e della Testimonianza perché non vengano percepite in modo distaccato ma facciano emergere lo strettissimo legame che esiste tra gli uomini, luoghi e fatti storici.

L' iniziativa si articola in tre grandi momenti: il primo prevede due incontri introduttivi in cui verranno poste le basi per il momento centrale del percorso educativo, il viaggio a Cracovia; infine al ritorno dal viaggio ai ragazzi verranno proposti altri incontri, con l'obbiettivo di stimolare la riflessione sulla cittadinanza e la partecipazione a partire da proposte concrete e tematiche di attualità.

Di fondamentale importanza sarà la partecipazione al progetto di due ragazzi provenienti dal Carcere Minorile di Quartucciu, “esperienza non semplice portare due ragazzi detenuti in carcere all'estero, resa comunque possibile grazie al consenso del magistrato di sorveglianza” sostiene il Direttore Giuseppe Zoccheddu.

L'intento principale del progetto è quello di creare una rete di giovani che vivano in maniera attiva la vita della loro comunità, educandoli all'importanza della partecipazione.

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