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L'esperienza del Centro disturbi del comportamento alimentare

18 novembre 2008, 12:31
Centro di documentazione e studi delle donne di Cagliari il 22 novembre alle ore 17 presso la sala Eleonora d'Arborea in Via Lanusei 19a.

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Il Centro di documentazione e studi delle donne di Cagliari il 22 novembre p. v. alle ore 17 presso la sala Eleonora d'Arborea in Via Lanusei 19a presenterà l'esperienza del "Centro Disturbi del Comportamento Alimentare Palazzo Francisci" della ASL 2 di Todi.
Saranno presenti Laura Dalla Ragione, psichiatra, direttrice del Centro e Paola Bianchini, filosofa e psicoterapeuta dell'equipe del Centro di Todi che hanno pubblicato dei volumi sulla loro esperienza.

I libri: La casa delle bambine che non mangiano di Laura Dalla Ragione, Il Pensiero Scientifico Editore; Il cuscino di Viola, dal corpo nemico al corpo consapevole, di Paola Bianchini e Laura Dalla Ragione, Diabasis Editore; L'anima ha bisogno di un luogo, disturbi alimentari e ricerca d'identità, di Simonetta Marucci e Laura Dalla Ragione, Tecniche Nuove Editore, Il vaso di Pandora, una guida per i genitori, a cura di Laura Dalla Ragione e Paola Bianchini, nascono dalla passione scientifica e
umana del gruppo di lavoro che affronta quotidianamente una vera e propria battaglia contro i disturbi dell'anoressia, della bulimia e del BED che costituiscono ormai una vera e propria epidemia sociale.

Non vi é dubbio che i disturbi dell'alimentazione rappresentino in modo significativo la nostra epoca connessi come sono all'immagine corporea, al significato del cibo e all'ossessione dell'apparire.

Alle tecniche di medicina integrata, utilizzate presso il Centro di Todi, si affiancano quelle di medicina tradizionale attraverso percorsi terapeutici sottoposti a verifica continua con metodologie condivise dalla comunità scientifica internazionale.

L'esperienza del Centro di Todi, unico luogo pubblico in Italia per la cura dei disturbi dell'alimentazione, offre la speranza che la guarigione sia possibile grazie ad un lavoro di equipe in cui le varie competenze offrano un approccio concentrico al disturbo.

La mancanza in Sardegna di una struttura sanitaria dedicata alla cura di questi disturbi comporta una continua emigrazione delle/degli ammalati verso Centri italiani e stranieri con pesanti conseguenze psicologiche ed economiche.

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