Dal 1 al 4 dicembre si terrà a Cagliari, nella sede dell’ex Liceo Artistico, in piazza Dettori 9, la seconda edizione di Pazza Idea - Visioni di normale follia tra arte e letteratura. Il programma propone cinque incursioni narrative per esplorare il modo in cui arte e letteratura modificano i confini della follia, e rivelano come estraniante ciò che è definito normale. Per affrontare alcuni dei paradossi in cui viviamo attraverso lo sguardo critico e a volte inquieto che ci offrono la letteratura, il cinema e le arti visive, la poesia, la musica, il teatro di narrazione e civile.
Ospiti di quest’anno saranno lo scrittore Claudio Fava e l’attore e regista Ulderico Pesce, che apriranno il programma giovedì 1 dicembre rispettivamente alle ore 19 e alle 21, Luca Ragagnin, poeta e autore di narrativa (venerdì 2 dicembre ore 21), l’attore, autore e regista teatrale Mario Perrotta (sabato 3 dicembre ore 21) e, infine i giovani registi Gustav Hofer e Luca Ragazzi per una chiusura (domenica 4 dicembre ore 21) dedicata al cinema.
La rassegna, ideata e progettata da Emilia Fulli e Mattea Lissia, e organizzata dai Presìdi del libro della Sardegna, traccia un percorso su come arte e letteratura evidenzino un punto di vista di rottura su ciò che è comunemente pensato come "folle" o "fuori luogo".
La follia di una società che non esce dalle pastoie del potere mafioso, ordine costituito ed evidente, associato al binomio “potere occulto”, anche quando è sotto gli occhi di tutti nelle piccole cose come nei esiti più tragici. La follia di chi non riesce a preservare le meraviglie di una terra bella e potente come la Sardegna, per aprire in essa oasi di degrado profonde come ferite, come è accaduto a Sarroch e a Quirra. La dolorosa distanza tra la statura artistica di molti Giganti del jazz, che nella vita comune vivevano spesso gli abissi del quotidiano, fatti di droga, alcool, ma anche di molto, moltissimo razzismo. La follia dell’emigrazione degli italiani nel dopoguerra e delle vite condotte in condizioni disumane nelle miniere della Francia e nelle fabbriche in Svizzera, vite barattate dal nostro governo in cambio di carbone, vissute nella segregazione e nella discriminazione, per recuperare la memoria di come eravamo e ricordarcene di fronte ai nuovi migranti. E per chiudere con un momento lirico e poetico: la storia di Luca e Gustav che viaggiano attraverso l’Italia da cui tutti i loro coetanei fuggono, alla riscoperta del nostro Paese, contradditorio e diviso per scoprire che forse vale la pena rimanere.
E’ così che la “pazza idea” diventa l’idea folle e insensata, è la regola condivisa e accettata nel quotidiano.
La rassegna è sostenuta dalla Provincia di Cagliari, dal Comune di Cagliari Assessorato alla Cultura, dalla Regione autonoma della Sardegna e dalla Fondazione Banco di Sardegna, e realizzata in collaborazione con l’associazione culturale Luna Scarlatta.
IL PROGRAMMA
Giovedi' 1 dicembre, h. 19
Ex Liceo Artistico - Piazza Dettori, 9
h. 19
Il coraggio di tornare
La mafia raccontata tra finzione e realtà: il potere occulto che impone lo stato delle cose, che modifica le vite delle persone in maniera così tangibile, così visibile, fino a delineare i confini della morte e della vita. Conversazione con Claudio Fava giornalista, autore del romanzo Teresa (Feltrinelli, 2010), di saggi come I disarmati (Sperling & Kupfer, 2009), Quei bravi ragazzi (Sperling & Kupfer, 2007), sceneggiatore di film come I Cento passi, politico. Conduce la giornalista Paola Pilia.
Incontro organizzato in collaborazione con l'associazione Zahr.
h. 21
Terra di brutture e meraviglia
La Sardegna vista da Ulderico Pesce, attore-narratore, regista. Ha lavorato con i più grandi nomi del teatro (come Ronconi, Albertazzi, Lavia, Bene). Autore di lavori teatrali divenuti libri, basati su storie che infastidiscono i poteri forti, le “caste”, i malavitosi: come Storie di scorie, A come amianto, L’innafiatore del cervello di Passannante. Per Pazza Idea racconta la sua Sardegna, tra il petrolchimico di Sarroch, l’uranio impoverito del poligono di Quirra, ma anche le meraviglie di questa Terra scoperta da un viaggiatore partito qualche anno fa dalla Lucania.
Venerdì 2 Dicembre, h. 21
Ex Liceo Artistico - Piazza Dettori, 9
Non significa niente, se non ha swing
A love suprem: di John Coltrane per la musica, di tutti i musicisti che hanno scritto la storia del jazz, portandone i segni nell'anima e sulla pelle. Incontro con Luca Ragagnin, autore di Un amore supremo (Instar libri, 2007): 64 storie che coinvolgono personaggi come Joe Zawinul, Louis Armstrong, Chet e Joséphine Baker, Gil e Bill Evans, Charlie Parker, Boris Vian. Poeta, scrittore, paroliere, Ragagnin nel 1995 ha vinto il Premio Montale per la poesia, con L'angelo impara a cadere (Crocetti, 1996); nel 1996 ha pubblicato con Scheiwiller Piccoli crolli sinfonici. Con Enrico Remmert ha pubblicato la Trilogia dei vizi: Elogio della sbronza consapevole, Elogio dell'amore vizioso, Smokiana. Ne parla con Enzo Gentile, giornalista per oltre 100 testate, musicologo, scrittore di libri come Jimi santo subito (Shake, 2010), Beatles a fumetti con Fabio Schiavo (Shake, 2010), autore e consulente della Rai, curatore di rassegne come Suoni e visioni e di mostre come JazzEye, insegna all'università Cattolica di Milano, Parma e Bologna.
Intermezzi musicali sulle note del sax tenore di
Sabato 3 dicembre, h. 21
Ex Liceo Artistico - Piazza Dettori, 9
Memoria migrante: come eravamo
La migrazione degli italiani all’estero raccontata attraverso il lavoro di Mario Perrotta, attore, regista, autore, che riporta la memoria degli italiani partiti per lavorare in Belgio e Svizzera nei lavori teatrali Italiani cìncali e La turnàta, e nella trasmissione radiofonica per Rai 3 Migranti exprèss, poi diventato libro (Fandango, 2007). Una conversazione su quando eravamo noi a migrare, condotta da Gabriele Rizza, giornalista di Il Manifesto e Il Tirreno, critico teatrale e cinematografico.
Domenica 4 dicembre, h. 21
Ex Liceo Artistico - Piazza Dettori, 9
Innamorarsi ancora Partire per sopravvivere a un’Italia che mette in fuga i tuoi amici. Questo accade a Gustav e Luca, che invece di lasciare il Bel Paese decidono di fare un viaggio attraverso la penisola, per riscoprire insieme bellezze e meraviglie. Conversazione con Gustav Hofer e Luca Ragazzi, registi di Italy: Love it, or Leave it, premiato a Rio De Janeiro, e prima di Improvvisamente l’inverno scorso, nastro d’argento come miglior documentario al Festival di Berlino 2009. Conduce Renato Chiocca, regista di cinema e teatro.Al termine, per la prima a volta in Sardegna, la proiezione del film Italy: Love it, or Leave it [75 min., Italia 2011]
Ideazione, cura e organizzazione: Emilia Fulli, Mattea Lissia
logistica: Barbara Mascia
Grafica: Logonek
Informazioni: 328 4716756, 389 1562290
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