La colonna infame
con Luigi Maniglia, Luca Radaelli, Valerio Maffioletti
luci di Michele Napiones
suoni di Luigi Maniglia
consulenza musicale di Angelo Rusconi
collaborazione alla regia di Antonio Pizzicato
regia e drammaturgia di Luca Radaelli
Si tratta di un commento agli atti di un processo, quello intentato ai presunti untori della peste nel 1630. “Ciò che si racconta è realmente accaduto, e noi ci immedesimiamo kafkianamente nei poveri malcapitati che vengono presi nell’ingranaggio, capri espiatori da dare in pasto a un popolo terrorizzato e furente”. L’incubo ha inizio. Un leggio, una sedia e tre piantane di metallo che alludono a patiboli, macchine da tortura, croci. Sullo sfondo l’attualità: pesti che ciclicamente ci minacciano; la “pazza paura di un attentato che ha la trista virtù di far prendere per colpevoli degli sventurati”. Torture, ingiustizie, processi sommari in corso anche oggi in varie parti del mondo. Perché “le istituzioni più assurde hanno sostenitori finché non sono morte del tutto, e spesso anche dopo, per la ragione stessa che sono potute vivere”.
Teatro Invito (Lecco)
La compagnia, fondata nel 1986, è riconosciuta dal Mininstero dei beni e delle attività culturali come Compagnia di teatro per l’infanzia e la gioventù. La compagnia è caratterizzata dall’uso di una drammaturgia originale che, anche se ispirata dalla letteratura e dall’iconografia, attinge sopratutto dall’improvvisazione dell’attore. In questo processo diventa importante la “poetica della memoria”, marcata dall’uso del dialetto, dall’esperienza autobiografica, dagli eventi storici.
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