«Come avevamo detto», spiega il sindaco Massimo Zedda, «stiamo lavorando per restituire ai cagliaritani un Poetto migliore, più bello e più accogliente. A poche settimane dallo smontaggio delle strutture sulla spiaggia – fase in cui abbiamo registrato la partecipazione dei gestori dei chioschetti, consapevoli della necessità del rispetto delle regole – questo è il primo passo verso il futuro della spiaggia dei Centomila, un segno tangibile del nostro impegno per lo sviluppo di Cagliari».
Il documento, che consiste in una proposta al Consiglio comunale, è il primo passo verso la definizione del Piano che ha come finalità quella di disegnare un quadro di regole certe e chiare per l’organizzazione dei servizi turistico ricreativi in ambito demaniale marittimo, sulla base delle relazioni tra i processi ambientali, insediativi e socio-economici che costituiscono il sistema marino-costiero di Cagliari.
Il Piano interesserà i tre macro ambiti che formano questo sistema: il primo comprende il Poetto, il compendio umido dello stagno di Molentargius e del sistema delle saline annesso, le infrastrutture viarie di collegamento di Cagliari, di Quartu Sant’Elena e dell’area vasta, il complesso sportivo dell’ippodromo, gli stabilimenti balneari, le strutture ospedaliere attuali e dismesse, i nuclei residenziali retrolitorali, il porto turistico di Marina Piccola, le attività commerciali turistico-ricreative; il secondo, in parte strettamente relazionato con il Poetto, comprende il promontorio di Cala Mosca e di Capo Sant’Elia con le sue rilevanze naturalistiche, le insenature di spiagge sabbiose e ciottolose di Cala Mosca che si alternano a tratti di costa alta e rocciosa, le aree militari con gli insediamenti e le infrastrutture annesse, le aree di cava dismesse, il lungomare di Sant’Elia, le attività turistico-ricreative, le emergenze dei presidi storici costieri delle torri e del forte di Sant’Ignazio; il terzo include il litorale di Giorgino-La Playa, l'area lagunare di Santa Gilla, il porto canale, la strada statale 195, il Villaggio Pescatori, le strade interne di collegamento degli insediamenti produttivi e delle sedi di istituzioni pubbliche.
Gli obiettivi generali del PUL, in linea con le direttive regionali, sono molteplici. Si va dalla regolamentazione dell’estensione della superficie ammissibile a concessione demaniale dei servizi turistico-ricreativi, garantendo le esigenze di fruizione libera della spiaggia, sino al recupero e alla riqualificazione delle componenti ambientali portanti del sistema litoraneo sabbioso (ambiti di retrospiaggia, sistema dunale, fasce pinetate) al fine di mitigare i fenomeni di degrado e di erosione della spiaggia. Dalla localizzazione dei servizi e degli accessi a supporto della fruizione dei litorali cittadini – riducendo al minimo le interferenze con i processi ambientali del sistema marino, alla riorganizzare del sistema dei parcheggi in funzione dei nuovi scenari e degli interventi di mobilità urbana, previsti e in attuazione, sul collegamento con la città e lungo il litorale (realizzazione di percorsi ciclo-pedonali e potenziamento dell’utilizzo dei mezzi pubblici: metropolitana leggera, bus). Dalla definizione dei caratteri tipologico-costruttivi delle strutture e dei manufatti a servizio delle attività turistico-ricreative, esistenti e di nuova realizzazione, che dovranno essere coerenti con il contesto paesaggistico-ambientale, all’utilizzo di tecniche costruttive atte a minimizzare la pressione e i processi di degrado del sistema spiaggia-duna e tecnologie orientate alla sostenibilità ambientale, come l'efficienza energetica, l'utilizzo di fonti rinnovabili, il risparmio idrico. Ancora, ultimo ma non per importanza, il coinvolgimento degli operatori economici nella erogazione di servizi pubblici per la gestione della spiaggia: i servizi igienici, quelli di salvataggio e di primo soccorso, la vigilanza e la pulizia degli arenili, la sensibilizzazione e la riqualificazione ambientale.
I contenuti del Piano potranno, in sintesi, essere articolati in tre parti: il quadro introduttivo-metodologico, che comprende lo sfondo normativo e programmatico di riferimento per il Pul; lo stato attuale, cioè la caratterizzazione territoriale e ambientale, all’interno del quale sono definiti il quadro naturalistico-ambientale e il quadro insediativo; lo stato di progetto: il nuovo scenario progettuale, che riporta le regole e gli indirizzi per la fruizione delle spiagge attraverso la costruzione di un “quadro valutativo” delle sensibilità ambientali, e un “quadro di progetto” che definisca la proposta di organizzazione dei servizi-turistico ricreativi, la tipologia dei manufatti, gli accessi per la fruizione del litorale.
Le prossime fasi: la comunicazione ufficiale alla Provincia dell'avvio delle procedure per la redazione del Pul e della Valutazione ambientale strategica (Vas); la redazione del documento di scoping; l'elaborazione del Rapporto ambientale, con la definizione degli obiettivi specifici del Pul; l'adozione del Piano da parte del Consiglio comunale; l'attività di informazione sui contenuti del Pul; la fase di partecipazione; l'acquisizione del parere da parte delle autorità competenti; l'approvazione.
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