Servizio di Consulenza PEER TO PEER
Prevenzione e Contrasto al fenomeno del Bullismo e del Cyberbullismo
La frequenza e la crescente gravità degli episodi bullistici verificatisi negli ultimi anni, rendono urgente affrontare il fenomeno con decisione.
Ed il fatto che ricerche longitudinali abbiano dimostrato la forte correlazione tra episodi di bullismo in età scolare e percorsi di rischio e vulnerabilità in età successive, fino alla strutturazione di “carriere devianti”, ancor di più impone la necessità di azioni di prevenzione e di contrasto precoce che possano spezzare il ciclo. Scuole, Comuni, Province, Regioni, attivano, quindi, iniziative di politiche antibullismo, generalmente improntante, più o meno fedelmente, alle esperienze inglesi (Smith, 1994) e norvegesi (Olweus, 1991).
In Sardegna, l’Amministrazione del Comune di Cagliari e l’Assessorato delle Politiche Scolastiche del Comune di Cagliari che da anni ha sviluppato azioni volte alla prevenzione del fenomeno del bullismo e all’educazione alla legalità e alla convivenza civile, in collaborazione con l’I.FO.S. - Master in Criminologia clinica e Psicologia Giuridica - ha promosso un innovativo intervento, specificamente diretto alla prevenzione ed al contrasto del bullismo e del cyberbullismo.
L’Assessore delle Politiche Scolastiche, Avv. Edoardo Usai ed il Direttore dell’IFOS, dott. Luca Pisano, psicologo, psicoterapeuta, per rispondere al fenomeno del bullismo e all’emergente problema del cyberbullismo hanno posto in essere un servizio di consulenza - Peer to Peer1 - gestito da operatori non professionisti.
Quattro docenti, quattro genitori ed otto studenti, accuratamente selezionati, dopo aver partecipato ad uno specifico corso di formazione, avranno il compito, con il supporto e la supervisione dell’equipe specialistica dell’Assessorato e dell’IFOS, di fornire informazioni off line (nel corso di seminari e percorsi formativi) ed on line (attraverso un servizio di risposta e-mail e la partecipazione ad un forum interattivo) ai propri pari2.
Diversi i caratteri positivi del progetto.
Innanzitutto, lo stesso, per come strutturato, contiene interessanti elementi di innovazione.
È, infatti, la prima volta che in Italia viene proposto e realizzato uno sportello di informazione e consulenza interamente gestito da operatori non professionisti (peer educator docenti, genitori e studenti) ed altrettanto innovativo è l’aspetto dell’applicazione della peer education al nascente fenomeno del cyberbullismo: non esistono, infatti, attualmente, in Italia, Servizi di Consulenza peer to peer specificamente dedicati al cyberbullismo).
È, inoltre, possibile prevedere importanti ricadute nel tempo per i partecipanti.
L’utilizzo della metodologia della peer education, infatti, consente che i peer formati, siano essi genitori, insegnanti, studenti, potranno, negli anni successivi, continuare a mettere a disposizione le competenze acquisite, formando altri peer e/o portando avanti l’attività di informazione e consulenza, con un significativo abbattimento dei costi per le strutture scolastiche coinvolte.
Per la sua qualità di progetto sperimentale, il lavoro, in ogni sua fase e per ogni attività, può avvalersi della supervisione del Prof. Peter K. Smith dell’Università di Londra (coordinatore europeo dei gruppi di ricerca-intervento sul fenomeno del bullismo e del cyberbullismo).
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