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Presentato “Memoriae”, l’opera di Dadea e Lastretti sul Cimitero di Bonaria

Autore: Alessandro Solinas,
23 settembre 2011, 13:20
Due volumi per scoprire il patrimonio culturale del camposanto monumentale cagliaritano.

“E’ l’unico cimitero risorgimentale della città , ricco di monumenti notevoli e una sezione cimiteriale dedicata ai caduti per la patria nelle diverse battaglie,  sconosciuta a gran parte dei cagliaritani ”. Così Roberto Porrà (funzionario della Soprintendenza archivistica della Sardegna) introduce la presentazione di “Memoriae” l’opera in due volumi dedicata al Cimitero monumentale di Bonaria, con testi di Mauro Dadea e foto di Mario Lastretti.

“In origine doveva essere un solo volume”, spiega Dadea. Un progetto cambiato in corso d’opera quando l’archeologo si è ritrovato a riordinare l’immenso patrimonio artistico e storico contenuto nei sette ettari del Camposanto, con decine di migliaia di sepolture. Il primo volume tratta la storia generale del cimitero di Bonaria (risalente al XIX secolo) e del Colle di Bonaria, oltre a descriverne nei dettagli il patrimonio artistico. Il secondo invece ricostruisce la storia di Cagliari attraverso le epigrafi di Bonaria. “I primi scavi ai quali ho partecipato nel 1987, dopo l’iscrizione all’Università, furono proprio nel Colle di Bonaria.” ricorda l’archeologo. ” llora fu riportata alla luce addirittura una tomba nuragica del IX secolo avanti Cristo. E’ sorprendente scoprire che sin da allora i cittadini cagliaritani abbiano scelto questo posto di fronte al mare come luogo di eterno riposo”. Tra gli aneddoti raccontati da Dadea, la scoperta di numerose opere inedite di Giuseppe Sartorio, “un vero genio dell’arte funeraria ottocentesca , autore di un vero capolavoro, un gruppo scultoreo sconosciuto agli storici dell’arte e ai cittadini perché all’interno della Cappella Devoto, chiusa ai visitatori”.

Piuttosto emozionato Mario Lastretti “Questo è il libro che mi ha coinvolto di più. Lavorare nel cimitero è stato impressionante. Ogni giorno è stata una scoperta. Ricordo soprattutto le bellissime sensazioni nel fare le fotografie di notte”.

Alla presentazione di Memoriae anche il vicesindaco Paola Piras : “Il cimitero di Bonaria è un luogo incantato con un patrimonio importante di cui nel tempo non si è colto il valore”. Un vero e proprio monumento che merita intensi interventi di restauro e valorizzazione “ con l’obiettivo di salvaguardare con i mezzi e la sensibilità di oggi  gli antichi manufatti, consentendo la loro sopravvivenza  nell’ambiente in cui furono creati e tuttora devono trovare il loro significato, come le parole di un discorso”.

Emilio floris, ex Sindaco di Cagliari, con la sua Giunta ha sostenuto la pubblicazione dell’opera di Dadea e Lastretti “perché convinti che questa sia una parte della città che meriti di essere visitata, il cui rilancio, da noi avviato, è stato rallentato anche dalla burocrazia esterna al Comune”.

Non nasconde la sua passione culturale per i cimiteri Giorgio Pellegrini, docente presso la Facoltà di Architettura di Cagliari: ” Il cimitero di Cagliari ha tutti i requisiti per entusiasmare, al di là del sentimento religioso  che ci prende quando si va a trovare un congiunto defunto. Il posto è oggettivamente splendido, un cimitero privilegiato di fronte all’orizzonte. In questo camposanto si riesce a scoprire il passato del luogo che ospita il cimitero da una certa angolazione ed è un luogo dove si scopre arte ed architettura,  meglio a volte che all’interno delle chiese o al centro di una piazza”.

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