“E' stato detto che Mirò è un pittore di pittori, ma egli è stato anche un pittore dei musicisti  e sopratutto un pittore dei poeti”. Così scrisse di lui il surrealista britannico Roland Penrose. Cagliari rende omaggio al grande artista catalano con una mostra inaugurata sabato 11 giugno all'Exmà. 250 opere grafiche del pittore, protagonista del Surrealismo e di tutta la cultura figurativa del XX secolo, coloreranno l'estate cagliaritana in un viaggio attraverso i sogni e le parole. Questo eccezionale corpus della produzione di Mirò trova ospitalità, a partire dal 12 giugno e fino al 25 settembre, nelle sale di tre Centri Comunali d'Arte e Cultura: Castello San Michele, Exmà e Ghetto.

Patrocinata dall'Assessorato alla cultura del Comune di Cagliari, organizzata dal Consorzio Camù e curata dalla storica dell'arte Simona Campus, la mostra si impone all'attenzione del pubblico come un grande evento culturale. “ Grazie alla disponibilità di un'importante collezione privata di cui curiamo la gestione- sottolinea Fabrizio Frongia, presidente  di Camù- e con la nascita di art camù collezioni d'arte, abbiamo colto oggi, con questa iniziativa su Mirò, un'altra occasione per rivitalizzare la vita culturale cittadina. La nostra scommessa è che, in questo momento di difficoltà, proprio dalla Sardegna parte un messaggio di speranza”.

Presente alla serata inaugurale il Sindaco Massimo Zedda che, accompagnato dalla curatrice Simona Campus, ha visitato e apprezzato la mostra e si è intrattenuto con i numerosi invitati.        

Le opere del maestro spagnolo, nelle quali la scrittura e il disegno si intrecciano in un caleidoscopio di segni, colori e immagini che sembrano prendere vita, sono ispirate dall'immenso amore di Joan Mirò per la poesia. “Sono opere speciali- ha detto Simona Campus- che meritano una particolare riflessione perché realizzate dall'artista per interpretare e rappresentare i versi dei suoi amici scrittori, poeti e artisti”. Dalla biografia di Mirò si evince che l'artista, agli inizi degli anni '20, si trasferisce a Parigi. Nella Ville Lumière conosce i poeti dell'avanguardia che ruotavano intorno al circolo di Andrè Breton, impegnati a distruggere i canoni della tradizione letteraria e si immerge nelle loro parole con tutta l'anima. Del Surrealismo l'artista catalano condivide infatti la necessità di creare un legame tra l'espressione letteraria e quella figurativa, si convince che poesia e pittura sono inseparabili. 

Presenti in mostra due capolavori assoluti non solo nella produzione di Mirò ma per tutta la storia dell'editoria dell'arte: “Parler seul”, oltre 70 litografie che dialogano con i versi del poeta Tristan Tzara scritti durante la degenza in un ospedale psichiatrico a conferma che spesso la follia si accompagna ad un grande spirito creativo. Esposte all'Exmà in cui trova spazio un altro grande artista, Pablo Picasso con una serie di stampe ad acquatinta realizzate a corredo del poema “Sable movement” di Pierre Reverdy. Al Castello san Michele si potranno ammirare le due serie, in bianco e nero e a colori “Ubu Roi” dedicate all'omonimo dramma grottesco composto nel 1896 da Alfred Jarry.

Il Consorzio Camù, come sempre, presta un'attenzione particolare anche alla didattica. Per questo nei tre Centri Culturali, sedi espositive della mostra, saranno organizzati laboratori creativi per i più piccoli, dai 6 ai 13 anni, incentrati sulle opere dell'artista catalano: nuovi disegni prenderanno vita dalle mani dei giovani pittori tra pastelli a cera, tempere e tanta fantasia.

Gli orari della mostra:
Castello San Michele 16.00-22.00
Exmà 10.00-13.00 / 17.00 -22.00
Ghetto 10.00-22.00
Chiuso il lunedì