Mercoledi 11 maggio alle ore 17, 30 appuntamento culturale nel Polo Umanistico di Sa Duchessa, Via Trentino/Is Mirrionis all’interno del progetto “(Ri)trovarsi in biblioteca…”, con l’inaugurazione della Mostra Fotografica di Massimo Migoni, Cagliari Generazione Rock Frammenti degli anni ‘80 , della Sala Fondo Antico e del Centro Audiovisivi del Distretto delle Scienze Umane.
A tagliare metaforicamente il nastro inaugurale saranno Francesco Atzeni Prorettore alla didattica; la Commissione di Ateneo per le Biblioteche con il presidente Ignazio Putzu; Antioco Floris responsabile scientifico organizzazione centro audiovisivi; Elisabetta Gola, presidente corso di laurea Scienze della Comunicazione.
In un periodo di cambiamenti epocali per le università a seguito della recente riforma, anche le biblioteche riorganizzano le proprie funzioni per non essere più semplici luoghi di conservazione e distribuzione di libri e riviste, ma spazi espositivi e interattivi dove si svolgono concerti, dibattiti, reading di poesia.
Così la sala lettura Dante Alighieri di via Trentino si trasforma in teatro espositivo della mostra fotografica di Massimo Migoni, studente sui generis di Scienze della Formazione che pur essendo un professionista affermato della comunicazione visiva si avvicina all’università in età adulta per completare all’interno di un percorso accademico ufficiale una formazione già strutturata e sviluppata negli anni. Massimo Migoni realizza gli scatti di questa mostra intorno alla metà degli anni ’80 all’inizio della sua carriera di fotografo e grafico pubblicitario. Siamo nel decennio del cosiddetto riflusso dopo la militanza politica del ’77, quando i giovani allontanatisi dalla sfera politica e dall’impegno pubblico cercano ardentemente nuove forme di aggregazione. A Cagliari i rockers ne sono un esempio, come i ragazzi di stadio di Torino, perché il rock non è soltanto musica, ma vero e proprio atteggiamento sociale, gusto estetico, modello di vita.
Massimo Migoni con grande sapienza usa il bianco e nero, sporco e sgranato per cogliere e sottolineare il carattere dei protagonisti, corpi e luoghi, luci e ombre delle loro storie. Svagatezza, rabbia, noncuranza, sorrisi, ammiccamenti si alternano sui pannelli a seconda del genere rock più o meno hard a cui si fa riferimento. “Ma-come scrive Antioco Floris nella presentazione del catalogo-lo scambio di sguardi tra interno (rockers) ed esterno (spettatori) non raggiunge la forza del dialogo perché i protagonisti, in fondo, non hanno un proprio mondo da proporre, una storia in cui coinvolgere il pubblico. Sono là, isolati. Quei corpi fotografici sono icone di una generazione, miti rarefati materializzati in una città di provincia che si avvia a diventare metropoli”.
La mostra fotografica resterà aperta fino al 22 luglio.
Nel corso della serata sarà inaugurata anche la sala del Fondo Antico della sezione Dante Alighieri che raccoglie cinquecentine e libri editi prima dell’800 e infine la sala audiovisivi della Sezione Giordano Bruno. Si tratta di un avvenimento eccezionale per la biblioteca perché a distanza di quasi cinquant’anni dagli insegnamenti universitari di cinema anche l’Università di Cagliari finalmente apre una sua sezione di studi specialistica che sarà disponibile per il prestito e la consultazione in loco, dai film d’azione ai documentari etnografici, ai reportage, opere liriche, teatro, film e concerti per tutti i gusti.
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