Va avanti con altri due giorni di spettacoli la “Stagione Teatrale Primavera 2011” proposta da Theandric. La rassegna organizzata dall’associazione culturale diretta da Maria Virginia Siriu riprende con un appuntamento firmato dal Teatro Del Segno.
La compagnia di Stefano Ledda è la protagonista della pièce “G.A.P. Gioco d’azzardo patologico. Rovinarsi è un gioco” in programma venerdì 29 aprile alle ore 21 al Teatro Auditorium di Via G.Cantore n. 62 a Pirri.
Acuto interprete di sceneggiature dai forti contenuti sociali, Stefano Ledda nello spettacolo da lui scritto, diretto e interpretato, non si limita alla pura e semplice denuncia di un fenomeno sempre più diffuso e dai contorni preoccupanti. “G.A.P. Gioco d’azzardo patologico”, è piuttosto come una lente d’ingrandimento sul caso “gioco d’azzardo” e quanto un apparente passatempo innocuo come il videopoker di fatto possa sfociare in una seria patologia.
Lo spettacolo risultato di una precisa e metodica documentazione, racconta in uno scenario scarno, anonimo e con un linguaggio teatrale accessibile e diretto, la storia di un giocatore compulsivo di videopoker. La sua è una vicenda reale fatta di nomi, mogli, posti di lavoro, figli, amicizie. Il protagonista racconta l’imprigionamento opprimente della dipendenza, i rischi, la caduta e le conseguenze di quello che da svago innocente, pian piano si trasforma in voglia d'azzardo, in una vita contrassegnata dall’ossessione quotidiana, dalle bugie in cui si nasconde e come lui tutti i giocatori incalliti diventati schiavi con la passione frenata per le macchinette mangiasoldi.
Oltre a questi aspetti in “G.A.P.” si cerca di raccontare anche gli oltraggi subiti, non dalla dea bendata con la cornucopia, ma da chi lucra approfittando della debolezza o che finge di non vedere chi si rovina, perché in fondo è troppo stupido e quindi sono fatti suoi. Questo lento e progressivo lacerarsi, scandito da omissioni, compromessi, prestiti, abbandoni, violenza, il Teatro del Segno lo porta davanti allo spettatore per invitarlo a riflettere sugli effetti sociali devastanti di una patologia che la comunità scientifica internazionale ha già “riconosciuta” da quasi trent'anni.
Dalla riflessione sul tema dei comportamenti compulsivi, si passa il giorno dopo, sabato 30 aprile alle ore 18 al teatro di Via G.Cantore, al percorso giocoso tra suoni, parole, note musicali della pièce per bambini “Armonia” di Theandric Teatro.
Narrato con estrema semplicità e un linguaggio adatto ai piccoli spettatori, “Armonia” scritto sul testo di Corrado Fiori e per la regia di Maria Virginia Siriu, racconta la storia di due personaggi presi in prestito dalla mitologia: Nettuno il dio dei mari e Venere la dea dell'amore e della bellezza.
In un mondo tanto lontano quando l'uomo ancora non abitava il pianeta e la natura era in fase di formazione, dall'acqua emergono due personaggi mitologici interpretati sul palcoscenico dagli attori Massimo Zordan e Daniela Collu, che spinti dal desiderio di poter vivere sulla terra da umani si ritrovano impegnati a compiere uno straordinario viaggio lungo la conoscenza e la consapevolezza. Venere in un certo senso sua educatrice con un piccolo gioco matematico riesce a far scoprire a Nettuno le immense capacità della mente.
I due protagonisti travolti nella loro vita da mille disavventure e problemi, immaginano di arrivare in un paese ideale, Armonia, dove si possono cancellare da tutti i vocabolari, le parole: guerra, razza, violenza, prepotenza, noia. Nettuno diventerà un alfiere e difensore di valori come l'amore, l'amicizia, la fiducia, l'altruismo, il rispetto, Venere la sua dama, portatrice dell'eleganza dell'insegnamento. Il loro sogno più grande è quello di poter vivere in questo luogo quasi incantato dove regnano l'equilibrio, il buon senso, la creatività e la pace.
I costumi sono realizzati da Anna Tanchis, la scenografia è a cura di Pina Follesa.
La manifestazione è realizzata da Theandric con la collaborazione di Teatro Impossibile, Teatro del Segno, L'Effimero Meraviglioso, Pinocchio Dance e Circo Calumet del gruppo Alkestis, da tempo impegnate con le rispettive scritture teatrali ad affrontare varie tematiche sociali e il sostegno del Comune di Cagliari, dell’Amministrazione Provinciale e della Regione Autonoma della Sardegna.
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