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Cagliari dedica una piazza al militare Alfredo Madau

Autore: Laura Puddu,
28 marzo 2011, 12:51
La cerimonia di intitolazione questa mattina in via Vesalio a Pirri.

Si è svolta questa mattina a Pirri la cerimonia di intitolazione della Piazza ubicata tra le vie Vesalio, del Risorgimento e dei Carbonari, in onore di Alfredo Madau.
Durante l’inaugurazione erano presenti i Paracadutisti della Folgore e l’Associazione Nazionale dei Carabinieri, oltre alle autorità del Comune di Cagliari, con in testa l'Assessore Edoardo Usai e il presidente della Municipalità di Pirri Antonio Melis.

Un applauso grande e spontaneo ha accompagnato il momento in cui è stata scoperta la targa della Piazza.
La cerimonia è stata chiusa con molta commozione dal fratello del militare, Romano Madau, che, nel momento della consegna di una cornice in onore dell’eroe, ha ringraziato il Comune di Cagliari.

“Oggi si celebra un eroe - ha detto l’Assessore ai Servizi Demografici Edoardo Usai – anche se da qualche tempo questa è una parola desueta. Siamo orgogliosi di lui, in quanto a soli 23 anni diede la sua vita per la patria”.

“Per noi è una grande festa – ha aggiunto Antonio Melis – perché Alfredo Madau è stato un esempio per tutti, sacrificandosi per la sua terra ma anche per i suoi compagni in battaglia”.

Componente del Primo Battaglione Carabinieri Paracadutisti, fu volontario nella seconda guerra mondiale e combatté in Africa Settentrionale contro i britannici.
Nato nel 1918, infatti Madau fu ferito mortalmente alla gamba durante la battaglia di Eluet El Ansel nel dicembre 1941, quando quattrocento Carabinieri Reali paracadutisti furono chiamati a istituire un caposaldo per proteggere la ritirata delle truppe italo-tedesche dell'Afrika Korps.
Nonostante la sofferenza dovuta alla lacerazione, continuò a combattere e ad incitare i suoi compagni. Purtroppo a causa della ferita spirò poco dopo.
Per il coraggio mostrato ed il sacrificio compiuto durante questo conflitto, nel 1949 gli fu concessa la Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria.
Gli stessi inglesi riconobbero che i Carabinieri si batterono come leoni e che mai i loro militari avevano incontrato in Africa una resistenza così accanita.

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