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Le Chiavi di Scuola 2011

Autore: Ilaria Fois,
22 marzo 2011, 11:21
Premiazione a Cagliari delle scuole che si sono di distinte per buone pratiche di inclusione scolastica.

Si è svolta a Cagliari presso l'hotel Mediterraneo la cerimonia di premiazione del concorso nazionale Le Chiavi di Scuola, giunto ormai alla sua quarta edizione. L'iniziativa, organizzata dalla FISH (Federazione italiana per il Superamento dell'Handicap) con il patrocinio del Ministero dell'Istruzione, della Regione Autonoma della Sardegna, della Provincia di Cagliari, ha come obiettivo quello di premiare le scuole virtuose, a partire da quelle dell'infanzia fino ad arrivare a quelle secondarie di II grado, che hanno attivato buone prassi di inclusione educativa a favore di studenti disabili. Anche il Comune di Cagliari non è mancato all'evento con l'Assessore alla Pubblica Istruzione, Edoardo Usai, che ha ricordato la recente adesione dell'amministrazione cittadina alla Convenzione dell'Onu per i diritti dei disabili.

L'articolo 34 della nostra Costituzione recita: la scuola è aperta a tutti. Ma non sempre questo corrisponde alla realtà, soprattutto nel caso di bambini e ragazzi con disabilità. "Le Chiavi di Scuola è una proposizione di buone pratiche di inclusione, andando contro pregiudizi e stereotipi" ha esordito Pietro Vittorio Barbieri, presidente FISH. Si tratta di progetti realizzati con la collaborazione di insegnanti e studenti, affinché tra i banchi di scuola ci sia una reale inclusione senza che nessuno si percepisca o venga percepito come "diverso". Ecco perché con questo concorso si vogliono premiare le scuole che si sono impegnate a includere tutti nel pieno rispetto della parità dei diritti e hanno anche raggiunto con successo questo traguardo. "Questa, infatti, dovrebbe essere la norma e non l'eccezione, a giudicare dalle battaglie legali che ancora si combattano per il riconoscimento della parità dei diritti" ha ribadito Francesca Arcadu, vicepresidente FISH Sardegna.

Tra i vincitori, che ha visto protagonisti scuole di tutta Italia e in particolare di piccoli comuni, si è guadagnata un riconoscimento speciale anche una scuola sarda, l'Istituto Minerario di Iglesias, che porta avanti un progetto di scuola a domicilio per una studentessa con disabilità grave che non può recarsi a scuola.

Che la scuola possa diventare realmente inclusiva e che i ragazzi con necessità educative speciali possano ricevere l'istruzione nelle scuole ordinarie e non in scuole speciali è il messaggio forte che, nel segno di cambiamento culturale radicale, emerge da questa manifestazione. 

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