Sono stati sette giorni molto intensi, ma allo stesso tempo particolarmente soddisfacenti per il Cagliari di Roberto Donadoni che si è prima sbarazzato del Bari, domenica scorsa, per poi andare a conquistare l'intera posta in palio a Marassi in casa della Sampdoria mercoledì notte. Un micidiale uno-due, quello realizzato da Conti e compagni, che hanno avuto il merito di dare continuità alle ottime prestazioni di questo 2011 iniziato nel migliore dei modi.
La classifica ha avuto un conseguente netto miglioramento e ora la squadra rossoblù può guardare con fiducia alla quota salvezza, da raggiungere quanto prima, per poi sperare di poter fare un altro balzo in avanti e regalare un sogno ai tifosi. Sulla sua strada, però, il Cagliari troverà, nell'anticipo di sabato sera al Sant'Elia, una Juventus in difficoltà, ma, allo stesso tempo, molto arrabbiata per i presunti torti arbitrali subiti nel turno infrasettimanale a Palermo.
I bianconeri sono in piena crisi di gioco e risultati, ma rappresentano sempre un ostacolo importante per una provinciale come il Cagliari che ritroverà il suo ormai ex bomber, Matri, nella vesti di avversario per la prima volta al Sant'Elia. Difficilmente l'accoglienza per l'attaccante milanese sarà festosa, ma l'aspetto più importante è che lo stadio cagliaritano, così come accade per i grandi eventi, sarà tutto esaurito e soprattutto pronto ad incitare i beniamini di casa.
La sensazione che l'operazione “aggancio” in classifica sia alla portata, è diffusa tra i sostenitori rossoblù che sperano di assistere ad un grande spettacolo in campo, e in particolare ad una vittoria del Cagliari. Sarebbe il miglior modo per chiudere in maniera trionfale una settimana carica di impegni e molto stressante sia sotto il profilo fisico che sotto quello mentale, ma allo stesso tempo gratificante per i risultati ottenuti. E se arrivasse, dopo i due successi di fila, anche un risultato importante contro i bianconeri, questa sarebbe la miglior settimana dell'anno per un Cagliari che potrebbe, senza timori, iniziare a pensare in grande.
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