Per il commiato ci sarà tempo a conclusione del mandato tra qualche mese, ma la consueta conferenza stampa di fine anno, ha dato modo al Sindaco di Cagliari, Emilio Floris, di fare un primo bilancio sui dieci anni al timone dell'amministrazione cittadina. Non prima, però, di aver rivolto un caloroso augurio a tutti i cagliaritani. “Spero sia un buon fine del 2010 e il mio impegno è che fino alla scadenza del mandato, cercherò con tutte le forze di far progredire ancora la Città. Poi passerò il testimone, ma metterò a disposizione del prossimo Sindaco tutta la mia esperienza su Cagliari”.
Il futuro può attendere e per il ora il cassetto con il sogno di un posto al Senato, resta ben sigillato perché di progetti da portare a compimento ce ne sono ancora tanti. Ma sono parecchi anche quelli conclusi che il primo cittadino vuole ricordare. “Dieci anni fa in pochi pensavano a Cagliari come ad una città turistica ed invece ora possiamo dire che abbiamo fatto grandi progressi. Sicuramente ancora c'è da fare, soprattutto dal punto di vista dell'occupazione, ma sono sicuro che il terziario avanzato possa essere un settore molto importante per creare sviluppo. Le risorse, come il mare, vanno sfruttate al meglio e se pensiamo a come era il porto e come, invece, è adesso, con le navi da crocerà attraccate ai nostri moli, dobbiamo prendere atto dei progressi fatti”.
Una crescita importante che ha abbracciato anche altri settori di grande interesse. “Dobbiamo aprire un confronto con altre istituzioni per portare avanti tutte le idee. La crisi non ci aiuta e andrà avanti presumibilmente fino al termine del 2011, ma dobbiamo muoverci per prepararci ad un futuro che ci regali momenti sempre più importanti. Ci sono situazioni da definire, come il Parco della Musica, la Mediateca del Mediterraneo, il parcheggio in Via Roma o il nuovo Palazzetto dello Sport, che sarà polifunzionale. Tutti progetti ai quali manca qualche ulteriore piccolo fondo per essere portati a compimento”.
Il bilancio di Emilio Floris è sicuramente positivo, anche se il Sindaco di Cagliari preferisce che siano i suoi concittadini a giudicarlo. “Mi piacerebbe sentire il loro parere, ma credo di aver svolto il mio lavoro con serietà e impegno per portare avanti tante iniziative utili a tutti. Magari non sempre di grande impatto, come, ad esempio, la riorganizzazione della Macrostruttura Comunale, che è stata fatta per migliorare l'aspetto burocratico della nostra amministrazione, in modo che la stessa potesse dare risposte più rapide ai cittadini. E in generale, la Città è diventata più attraente, moderna o orientata al futuro, regalandoci tante soddisfazioni negli ultimi dieci anni. Solo con queste caratteristiche, infatti, Cagliari può essere di interesse sia per i cittadini che per i turisti”.
Ora il compito più difficile passerà al suo successore che avrà la responsabilità non solo di portare avanti la gran mole di lavoro svolto dal Sindaco Floris negli ultimi dieci anni, ma anche di migliorarlo. Sull'identikit del prossimo primo cittadino, però, è difficile riuscire a fare un preciso quadro della situazione. “Presentiamo il Comune nella massima efficienza al prossimo Sindaco che arriverà a breve. Non so se sarà uomo o donna e in ogni caso questa distinzione ormai è fuori luogo, ma l'aspetto più importante sarà che abbia capacità e passione per Cagliari”.
Non sono mancate le difficoltà nei dieci anni di mandato e alcuni argomenti particolarmente intricati accompagneranno Emilio Floris fino al termine della sua avventura nel Palazzo Civico di Via Roma, anche se il primo cittadino non è certo pronto a gettare la spugna. Lo stadio Sant'Elia, Tuvixeddu, il Campus Universitario e la questione legata all'appalto sui rifiuti, rappresentano la sua ennesima scommessa che, ancora una volta, il Sindaco di Cagliari è pronto a vincere.
Nessun commento