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Nozze di sangue. Teatro Massimo di Cagliari

15 novembre 2010, 12:36
15-16 novembre 2010 ore 21.

Nozze di sangue
di Federico Garçia Lorca
traduzione Marcello Fois
drammaturgia Marcello Fois e Serena Sinigaglia

coproduzione Teatro Stabile della Sardegna e A.T.I.R.
regia Serena Sinigaglia
Teatro Massimo
via De Magistris, 12 - Cagliari

15-16 novembre 2010 ore 21
Al termine degli spettacoli esibizione musicale di Gavino Murgia
“Nozze di sangue” mercoledì 17 sarà al Teatro Eliseo di Nuoro,
dal 23 novembre al 12 dicembre al Teatro Ringhiera di Milano

Ultime due date al Teatro Massimo di Cagliari per lo spettacolo “Nozze di sangue” di Federico Garçia Lorca, coproduzione di due compagnie diverse per età e storia, affini per modalità di gestione: il Teatro Stabile della Sardegna con l’Atir di Milano.
Gran finale per l’allestimento teatrale che, con la regia di Serena Sinigaglia, ha debuttato a Cagliari lo scorso mercoledì 10 dicembre. Al termine delle rappresentazioni, sia lunedì che martedì, lo spettacolo continua con l’esibizione del polistrumentista Gavino Murgia. Il viaggio di “Nozze di sangue” prosegue mercoledì 17 all’Eliseo di Nuoro, poi per l’opera che ha visto impegnati sulla drammaturgia Serena Sinigaglia e Marcello Fois, si apriranno le porte del teatro Ringhiera di Milano dal 23 novembre al 12 dicembre.
Serena Sinigaglia ha scelto voci, parole e volti dei primi del Novecento sardo per avvicinare l’Andalusia degli anni Trenta a realtà più consone alle storie italiane. La lingua spagnola sposa la parlata barbaricina, si avvicina a quella italiana, in uno dei testi più rappresentativi del teatro moderno che vede in scena due generazioni di attori dopo un complesso periodo di lavoro fatto sulla lingua e la traduzione. Da una parte Maria Grazia Bodio, Lia Careddu, Isella Orchis e Cesare Saliu (Teatro Stabile della Sardegna), dall’altra “i giovani” Marco Brinzi, Mattia Fabris, Sax Nicosia e Sandra Zoccolan (Atir). Una collaborazione che mette in strettissimo contatto due compagnie legate a doppio filo dalla voglia di essere un gruppo e dalla centralità del lavoro dell’attore. Il tutto sottolineato dalle note composte da un altro sardo doc, il polistrumentista Gavino Murgia, da sempre alla ricerca di novità sonore tenendo sempre a mente la tradizione e la memoria, capace di far incontrare jazz e contaminazioni mediterranee.

LO SPETTACOLO
La storia passionale e appassionata, un’emozione teatrale intensa, l’incontro della lingua spagnola, italiana e sarda e di due generazioni d’attori. Federico Garçia Lorca è il massimo poeta di lingua spagnola e uno dei principali rappresentanti del teatro moderno. La sua opera e la sua vita sono intrise sia di vicende brillanti come l’incontro e le relazioni artistiche con le maggiori avanguardie degli anni venti e trenta, rappresentate da Luis Buñuel e Salvador Dalì, sia di esperienze personali accettate dolorosamente, come l’omosessualità, per la quale, oltre che la sua fede repubblicana, verrà fucilato nel 1936 dai falangisti seguaci di Francisco Franco. Nonostante ciò la sua poesia e il suo teatro hanno resistito alla dittatura diffondendosi in tutta Europa, varcando i confini del tempo sino ai giorni nostri per la sua straordinaria attualità poiché tratta dell’uomo e delle sue passioni elementari in una forte compenetrazione tra sogno e realtà.
Nozze di sangue ne è un esempio per vari motivi, tra tutti quello di proporsi come una tragedia corale, intensamente vissuta non solo dai protagonisti, ma anche dalle molte figure "minori" che, proprio come nel coro della tragedia classica, fungono da commento, o da narratori di quello che non si vede in scena né si può spiegare razionalmente, ma di cui si può soltanto cogliere la fatale necessità. Una tragedia in cui emozioni, sentimenti e passioni sono protagonisti assoluti. Gli uomini e le donne perdono la capacità di controllare il proprio cuore, che diventa motore di un dramma che è nell’aria fin dalle prime battute.

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