Niente da fare per il Cagliari che perde la sua terza partita di fila, la seconda al Sant’Elia e si ritrova da solo in fondo alla graduatoria. Al cospetto di una Juventus cinica e spietata, i rossoblu le hanno tentate tutte, ma, ben imbrigliati dallo strapotere fisico degli ospiti soprattutto in mezzo al campo, niente hanno potuto e si sono dovuti arrendere alla giocata di Amauri.

L’italo-brasiliano ha sfruttato al meglio una delle poche occasione capitate ai bianconeri, che hanno capitalizzato al massimo al rete da tre punti, condannando il Cagliari all’ennesima amara e immeritata sconfitta. La Juventus, infatti, non ha dominato ed anzi, come hanno sottolineato i due tecnici a fine gara, ha giocato da provinciale, rimboccandosi le maniche e chiudendo ogni spazio alla manovra cagliaritana in fase di non possesso palle.

Ne è venuto fuori un match non certo spettacolare, al termine del quale i padroni di casa avrebbero meritato sicuramente un pari, sfiorato in almeno due occasioni. Le botte da fuori di Jeda prima e quella ancora più ghiotta di Matri nel finale, hanno fatto gridare al gol, ma la prontezza di riflessi di Manningher, subentrato all’infortunato Buffon, ha strozzato l’urlo in gola di giocatori e tifosi.

Un’altra domenica amara che precede una settimana tutt’altro che semplice, con il Cagliari atteso da un doppio difficile confronto in trasferta. Mercoledì i rossoblu saranno a Bergamo, per poi affrontare domenica prossima il Lecce sul suo terreno di gioco. Una doppia sfida salvezza che potrebbe rilanciare, pur contro il favore del pronostico, Conti e compagni, ma anche condannare al definitivo fallimento la gestione Allegri che, a parte la vittoria contro la Triestina, ha collezionato per il momento solo sconfitte.