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valigiemigrazione. L’arte di Antonello Ottonello nel foyer di platea del Teatro Lirico di Cagliari

20 ottobre 2010, 10:58
77 opere dell’artista cagliaritano esposte da giovedì 21 ottobre fino a sabato 27 novembre 2010. Ingresso libero.

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Da giovedì 21 ottobre fino a sabato 27 novembre, il foyer di platea del Teatro Lirico di Cagliari ospita la mostra valigiemigrazione: 77 opere dell’artista cagliaritano Antonello Ottonello realizzate nell’arco degli ultimi anni, rappresentative dei momenti più significativi della sua produzione, sono in mostra, per la prima volta in una selezione così ampia. In fitta successione scorrono, davanti allo sguardo dello spettatore, le opere di “Miniera”, le “Valigie”, le “Camicie” gli “Scisti”, le “Cortecce”, le “Spine” e i “Cuscini” di juta. L’esposizione è curata da Giorgio Dettori ed Anna Maria Montaldo.


«Si ha quasi l’impressione di vedere vagare in un pianeta indefinito, forse la regione dell’anima, un essere solitario che raccoglie i resti del passaggio della natura e di altri uomini per recuperarli e convertirli in un trionfo naturalistico vibrante d’azzurro, oppure in geometrie materiche composte di sabbie, legni, terrecotte o schegge di scisto che formano imprevedibili tramonti o antichi pavimenti calpestati per secoli.» (Anna Maria Montaldo, curatore della mostra e direttore della Galleria Comunale d’Arte di Cagliari)

Antonello Ottonello - Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 1974. Lavora nella capitale come scenografo ed attore e, contemporaneamente, inizia la sua ricerca artistica. Rientra in Sardegna a metà degli anni ‘80. Nel 1989, la Galleria Comunale d’Arte di Cagliari allestisce una sua personale, interamente dedicata alle “Tarlatane” (tessuto di cotone usato nelle scenografie), opere, talvolta di proporzioni gigantesche, intrise di colori accesi. Al ritorno in Sardegna sceglie una pittura “materica”, dopo aver esplorato i territori delle zone di archeologia industriale mineraria del Sulcis ed essere rimasto profondamente colpito dagli scarti di miniera, dalla sabbia colorata di polveri di zinco e piombo e dalle zolle rosse. In questo periodo, partecipa all’Expò di Siviglia (1992), nell’ambito della sezione “Cerdeña Isla de colores” e ad una personale a Cagliari, dal titolo “Ingurtosu” (1993). Si cimenta anche nelle arti grafiche, quali xilografia, acquatinta e acquaforte e partecipa alla collettiva “Fogli di Festa” all’Exmà di Cagliari (1994). A partire dalla metà degli anni ‘90, l’opera di Ottonello, attraverso l’uso di materiali naturali raccolti personalmente in varie zone della Sardegna, evoca, con maggior intensità, il mondo della natura come assoluto protagonista. Da questo momento, inizia ad utilizzare soltanto pigmenti naturali per le tinte ed a realizzare i “Mattoni”, a volte frantumati dalle ali di terracotta, altre volte “sopraffatti” dalla terra, gli “Scisti”, inseriti tra polveri, terre, sabbie e stucchi colorati e le “Cortecce” di eucalyptus che racchiudono al loro interno una porzione di azzurro. Negli ultimi dieci anni, i lavori di Ottonello riflettono sempre maggiormente la preoccupazione per il rapido cambiamento del clima e per l’effetto serra con la progressiva ed inesorabile desertificazione. Dalle spaccature della terra e dal suolo sempre più arido emergono piante cactacee e l’artista inserisce nelle sue opere i semi e le spine di queste piante che trapassano la juta, trafiggono la carta spessa ed intrisa di sabbia e di solfato di rame o ricongiungono con forza due porzioni di superficie strappata. Realizza, poi, i “Cuscini” di tela di juta, le “Lance” della luna e del sole e quelle agresti, fatte di bambù, legno, terracotta, spago, latta e ricci di mare. In anni recenti realizza pannelli leggerissimi e compositi che raffigurano paesaggi dai cieli brumosi e dalle atmosfere polverose ed un sole che, seppur a volte ferito, strappato e ricucito, campeggia al centro della composizione.

L’inaugurazione della mostra si tiene giovedì 21 ottobre 2010 alle 18.30.

Il catalogo della mostra propone due brevi testi critici dei curatori, le illustrazioni a colori di ogni singola opera esposta e la scheda biografica dell’artista.

La mostra valigiemigrazione si avvale del contributo della Fondazione Banco di Sardegna.

La mostra, con ingresso libero, sarà aperta, oltre che durante gli spettacoli, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 14 e dalle 18 alle 20, il sabato dalle 10 alle 14. Per informazioni: telefono 0704082230 - 0704082249, www.teatroliricodicagliari.it.

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