Al novantesimo, a recriminare sono stati i giocatori del Cagliari che, pur avendo costruito più palle gol dell'Inter, sono dovuti uscire dal campo con una sconfitta, per una rete a zero, difficile da mandare giù. I padroni di casa, infatti, hanno da subito messo in campo una grande determinazione e per oltre venti minuti hanno tagliato tutti i rifornimenti all'attaccante più temuto dei nerazzurri.

Una tattica di gioco che avrebbe dovuto portare al vantaggio del Cagliari da difendere poi nella ripresa, ma a scombinare i piani di mister Bisoli ci ha pensato proprio il pericolo numero uno per la difesa rossoblù, Samuel Eto'o che alla prima mezza papera della retroguardia non ha perdonato.
Controllo e dribbling di destro, sinistro improvviso e imparabile per Agazzi inutilmente proteso in tuffo. La partita dell'Inter è stata praticamente tutta qui perchè gli uomini di Benitez hanno controllato il resto della gara sfruttando una maggiore capacità di palleggio grazie al tasso tecnico superiore. Al Cagliari non è rimasto che ricevere con un sorriso in agrodolce, i complimenti da parte di tutti i tifosi e degli addetti ai lavori, per novanta minuti praticamente perfetti durante i quali i rossoblù avrebbero, con merito, potuto trovare il vantaggio.

Alla fine la differenza l'ha fatto una giocata di un campione, al quale il Cagliari non ha saputo rispondere con i suoi bomber. Quando, infatti, gli attaccanti rossoblù hanno trovato la via della porta, a respingere gli assalti ci ha pensato Julio Caesar che è stato premiato come il migliore in campo. Fatto, questo, che la dice tutta su come sarebbe potuta andare la partita se l'estremo difensore brasiliano non fosse stato in vena di prodezze.

Ora l'imperativo sarà voltare pagina alla svelta, senza curarsi troppo dei complimenti ricevuti, ma ripartire totalmente da zero perchè domenica prossima i rossoblù sono attesi dal difficilissimo impegno dell'Olimpico di Roma, in casa della capolista allenata dall'ex Edy Reja.