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Grande prosa al Teatro Massimo di Cagliari

21 settembre 2010, 11:53
Nove appuntamenti per dare vita ad una stagione imperdibile.

Parte 1 di 2

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La grande prosa al Teatro Massimo per la Stagione Teatrale 2010/2011 della città di Cagliari facente parte del Circuito Teatrale Regionale Sardo, organizzato dal Ce.D.A.C. Sardegna, giuntoalla XXXI edizione.

Nove appuntamenti per dare vitaad una stagione imperdibile: performances di grandi attori, spettacoli unici nel loro genere che sottolineano l’impegno del Ce.D.A.C. Sardegna nei confronti del fedele ed ampio pubblico cagliaritano.

L’apertura della Stagione, riservata ad Arturo Brachetti con il suo Brachetti, Ciak si gira! (in esclusiva per la Sardegna) definisce i punti di riferimento che hanno guidato il Ce.D.A.C. nell’allestimento del cartellone: l’internazionalità e la “straordinarietà” (il “fuori dall’ordinario” in senso reale e metaforico).

Toni Servillo e la sua Trilogia della villeggiatura, che chiude a Cagliari quattro anni di tournèe nazionale ed internazionale (con tappe a Berlino, Bucarest, Mosca, San Pietroburgo, Parigi, Budapest, Cracovia e New York).

Il “trilinguismo” (spagnolo, italiano e sardo) delleNozze di sanguedi Garcia Lorca diretto da Serena Sinigaglia.

La Sirena (da Lighea di Tommasi da Lampedusa) che Luca Zingaretti, curatore della regia e dell’adattamento drammaturgico, riallestisce a Cagliari e che “ridebutterà” al Teatro Massimo.

Valter Malosti e il suo Molière/La scuola delle mogli, poliedrico artista vincitore nel 2004 del premio Hystrio per la regia di Giulietta di Federico Fellini, e nel 2009 del premio UBUper la regia dello spettacolo Quattro Atti profani di Antonio Tarantino.

La straordinarietà delle “prime volte”: quella di Elisabetta II, pièce di Thomas Bernard mai rappresentata in Italia, protagonista Roberto Herlitzka;e di Umberto Orsini, per la prima volta in Sardegna conLa tempesta di William Shakespeare.

E ancora, la straordinarietà, irraggiungibile, di Franco Branciaroli e del suo Don Chisciotte, dove l’attore, recuperando il suo ruolo “puro” di canale tra il nostro mondo e il mondo “altro”, presta il corpo alla voce di due maestri del teatro italiano, Vittorio Gassman e Carmelo Bene, in una prova unica ed irripetibile.

Chiude Roberta Torre, (che ha aperto il 3 settembre la Mostra del Cinema di Venezia con il suo I baci mai dati) che ritorna alla regia teatrale (la prima è del 1999 con un testo di Rosso San Secondo dal titolo Invece che all'una alle due) conLa Ciociaradi Annibale Ruccello dal romanzo di Moravia, protagonista Donatella Finocchiaro

GLI SPETTACOLI

Il Cinema, la grande passione di Arturo Brachetti! E al Cinema Brachetti dedica interamente Brachetti, Ciak si gira!, spettacolo che apre la stagione il 26 ottobre 2010 (in scena fino al 31 ottobre 2010), prodotto dalla Murciano Iniziative in associazione con Just pour Rire France, in esclusiva per la Sardegna. In questa occasione teatrale, Brachetti cerca di riportare la meraviglia degli effetti speciali e delle magie del cinema in uno spettacolo dal vivo dove lo vediamo volare, sparire e trasformarsi da solo in una sessantina di personaggi. La regia è di Serge Denoncourt.

Dal 10 al 14 novembre 2010 la regista Serena Sinigaglia propone Nozze di sangue di Federico Garcìa Lorca, traduzione di Marcello Fois (una coproduzione Teatro Stabile della Sardegna e A.T.I.R). Una storia passionale e appassionata per uno spettacolo dedicato all’incontro della lingua spagnola, italiana e sarda e di due generazioni d’attori. Sul palcoscenico, gli attori del Teatro Stabile della Sardegna nei ruoli “anziani” e gli attori dell’ A.T.I.R nei i ruoli “giovani” si incontrano per dare vita ad una tragedia corale, in cui le emozioni, i sentimenti, le passioni e una fatale necessità sono i protagonisti assoluti della scena. Il dramma è nell’aria fin dalle prime battute.

Dal 14 al 18 dicembre 2010, Toni Servillo è protagonista e regista della Trilogia della Villeggiatura di Carlo Goldoni, una coproduzione Teatri Uniti  e  Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa, spettacolo che chiuderà a Cagliari i quattro anni di tournèe. I preparativi per la villeggiatura, l’ansia per la partenza, il tempo delle partite a carte, delle conversazioni estive a cui seguono i malinconici silenzi del rientro in città, creano un movimento emotivo fatto di attese e delusioni, di speranze e conflitti, di ottimismo ed infelicità. I personaggi che via via incontriamo sembrano raccontarci un oggi animato dalla necessità di “esserci” piuttosto che di “essere”, da una ricerca ostinata e nevrotica della felicità, dall’incapacità di intravedere, all’orizzonte, novità che sostituiscano le abitudini. Lo spettacolo

Nel tardo autunno del 1938 due uomini si incontrano in una Torino a entrambi estranea. Tra riflessioni erudite, dialoghi sagaci, battute cinicamente ironiche, i due trascorrono il tempo conversando di letteratura, di antichità, di vecchie e nuove abitudini di vita. In un immaginario viaggio, geografico e temporale tra il Nord e il Sud, emerge un mondo costruito sulla passione e l’estasi. Di tutte queste sensazioni si arricchisce lo spettacolo La Sirena, tratto dal racconto Lighea di Giuseppe Tomasi di Lampedusa,(una produzione Zocotoco srl)in scena dal 19 al 23 gennaio 2011 con Luca Zingaretti, non solo interprete ma anche curatore della regia e dell’adattamento drammaturgico in un percorso tra la carnalità del Presente e la spiritualità dell’Antichità.
Lo spettacolo verrà riallestito a Cagliari: la tappa sarda rappresenta il debutto della tournèe nazionale.

Dal 26 al 30 gennaio 2011 Roberto Herlitzka è protagonista di Elisabetta II, una delle ultime pièce scritta da Thomas Bernhard nel 1987 e mai rappresentata inItalia. In un clima ossessivo, ripetitivo, monologante il protagonista, impossibilitato al movimento, tesse un continuo eloquio martellante ai danni del cameriere che funge da testimone di questa danza macabra alle spalle di tutti e di tutto. Gran finale, la classica beffa del grande Bernhard: il potere messo finalmente alla berlina con un espediente di massima teatralità. La regia è di Teresa Pedroni (una produzione Attori e Tecnici).


Dal 9 al 13 febbraio 2011 il Teatro di Dioniso e la Fondazione del Teatro Stabile di Torino mettono in scena Molière/La scuola delle mogli diretto e interpretato da Valter Malosti. Arnolphe, inventatosi “Signore del Ceppo”, è un ricco “originale” ossessionato  dall’idea di costruirsi una moglie perfetta, una sorta di bambola innocente, schiava e ottusa, che lo risparmi dalle corna. Arnolphe sta per sposare la giovanissima Agnès, una trovatella che egli stesso ha cresciuto ed educato, con la complicità delle suore di un convento, nella più totale ignoranza. Ma la Natura sceglie percorsi imprevedibili e Agnès muterà in maniera travolgente il suo destino e quello di Arnolphe.

Dal 9 al 13 marzo 2011 il Teatro Stabile di Napoli-Emilia Romagna Teatro Fondazione-Teatro Eliseo presentano La Tempesta di William Shakespeare protagonista Umberto Orsini, per la prima volta in Sardegna nell’arco della sua lunghissima carriera teatrale, diretto da Andrea De Rosa. “La tempesta somiglia ad un labirinto. Come in una casa di specchi, ogni volta che intravedi una via d'uscita, essa si rivela essere dalla parte opposta a quella che avevi immaginato. Come in un miraggio o in un sogno, ogni volta che provi ad afferrare qualcosa, l'oggetto su cui credevi di aver messo le mani si dilegua. Finché capisci che ciò che conta non è l'uscita e che non c'è nulla da afferrare. Stare ad ascoltare le domande che il testo ti pone e restarci dentro (restare dentro alle domande, al labirinto) è l'unica via.

Dal 23 al 27 marzo2011 andrà in scena il Don Chisciottescritto e interpretato da Franco Branciaroli, una produzione Teatro de gli Incamminati. “Don Chisciotte è un enorme trattato sull’imitazione: così come lui imita i cavalieri, io imito i cavalieri della scena”. Branciaroli sarà infatti impegnato nel doppio ruolo di Don Chisciotte e Sancho Panza, cui darà, imitandole, le voci di Vittorio Gassman e Carmelo Bene. E il vagabondare verbale, divertente e commovente insieme, dei due mattatori ripercorrerà, in un clima di visionarietà che facilmente può far prendere per giganti dei mulini a vento, alcune delle scene più celebri del grande romanzo picaresco, dando loro nel contempo l’occasione di sfidarsi ancora su nuove “audaci imprese”, come a lungo fecero sui palcoscenici nazionali.

Chiude la stagione il 30 marzo 2011 (in scena fino al 3 aprile 2011) La Ciociara di Annibale Ruccello dal romanzo di Alberto Moravia con Donatella Finocchiaro e Daniele Russo, regia di Roberta Torre (una produzione Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini). La sensibilità e la provata capacità di Roberta Torre, regista affermata di cinema, restituiscono oggi al teatro il lavoro di Ruccello, con tutta la sua forza dirompente e l’intensa profondità. Donatella Finocchiaro, che tante volte ha dato vita nel cinema ed in teatro a personaggi di potente carica emotiva, è Cesira, la Ciociara, mentre Daniele Russo è Michele, l’uomo del quale è innamorata, l’idealista partigiano che morirà per salvare altre vite umane.

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