In attesa della delibera di Giunta, che dovrebbe dare il via libera definitivo all'idea, sono stati presentati alla stampa i locali della vecchia scuola media “Numero 1” di via Eleonora d'Arborea, che ospiteranno una sede staccata del Centro Giovani di via Dante. Proprio partendo dal concetto che aveva ispirato il centro d'aggregazione del cuore della città, gli Assessorati alle Politiche Sociali e Politiche Giovanili, hanno deciso di fare il bis realizzando un nuovo centro socio-culturale destinato ai giovani.

A breve quindi i ragazzi potranno avere a disposizione questo nuovo centro per ricevere informazioni di tipo pratico su affitti, lavoro, su certificazioni e documenti, dove ci sia libero accesso a internet e si possano trovare degli spazi espositivi per mostre d'arte e di musica. “Situare un Centro Giovani nella zona storica della città è importante - ha dichiarato l'assessore Anselmo Piras – soprattutto per evitare che al suo posto vengano costruite delle case popolari, e anche se il nostro Assessorato lavora per il benessere delle famiglie, abbiamo trovato un punto d'incontro con le Politiche Giovanili, poiché i ragazzi sono parte integrante delle nostre famiglie.”

Infatti saranno proprio i giovani studenti universitari ad usufruire di questo luogo polifunzionale, data la domanda che si fa sempre più forte rispetto all'offerta, come dichiarato anche dall'Assessore alle Politiche Giovanili Giorgio Adamo :”La ricettività del Centro di via Dante è alla sua massima capacità. Quindi con più di 35.000 studenti che frequentano la città, è necessario offrire loro un altro punto di ritrovo che funzioni al meglio, perché sono i giovani la nostra risorsa futura”.

Il piano attuativo sarà oggetto di discussione in Giunta, “essendo uno dei tanti propositi che l'Amministrazione Comunale si prefigge di realizzare al fine di recuperare le zone dismesse, come questo locale appunto”, ha affermato il Capo Area dei Servizi al Cittadino Ada Lai, e avrà il via libera dopo l'estate, una volta che si saranno concluse le gare d'appalto per consegnare la gestione dello stabilimento, in cui ci saranno presumibilmente 15 persone facenti parte dell'organico, tra cui 10 volontari del servizio civile.