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Oratorio per Fiume. Schegge e frammenti dall’impresa fiumana del poeta soldato Gabriele D’Annunzio

5 maggio 2010, 14:08
Sabato 8 maggio spettacolo teatrale di Umberto Fabi. Sabato 15 maggio, invece, si svolgerà la presentazione del libro di Gabriele Marconi “Le stelle danzanti. Il romanzo dell’impresa fiumana”. Ingresso libero.

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Sabato 8 maggio 2010 parte a Cagliari la manifestazione: Oratorio per Fiume. Schegge e frammenti dall’impresa fiumana del poeta soldato Gabriele D’Annunzio.

L’iniziativa, promossa dall’Associazione culturale Caravella e finanziata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari, si articola in due giorni dedicati alla grande azione fiumana del poeta abruzzese:

Sabato 8 maggio, alle 21.00, proprio in occasione di Cagliari Monumenti Aperti, sarà dedicato allo spettacolo teatrale di Umberto Fabi, presso l’Auditorium Comunale di piazza Dettori; alle 18.00 di sabato 15 maggio, invece, si svolgerà la presentazione del libro di Gabriele Marconi “Le stelle danzanti. Il romanzo dell’impresa fiumana” al Centro d’Arte e Cultura Lazzaretto di S.Elia.

Spettacolo teatrale
Per lo spettacolo – una lettura espressiva in forma di monologo – ci si avvale della collaborazione con l’Alta Associazione Culturale di Parma, del suo attore Umberto Fabi, autore e voce dell’esibizione, e del progetto di Marco Formato. L’iniziativa giova altresì del patrocinio della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani.

Si tratta di testi letti come “spartiti vocali”, alla costante ricerca delle sonorità e delle musicalità che sgorgano dall’espressione orale. È importante per un testo epico o poetico avere, ritrovare un suono, una consistenza; avverrà quindi una “trasmissione in voce” dell'epopea fiumana, basandosi su testi e cronache del tempo, in particolare del suo principale protagonista: Gabriele D'Annunzio.

Una lettura, quindi, una “messa in voce”, che narra dell’urlo tragico del poeta guerriero e dei suoi ardimentosi corifei, opposto al balbettio dei governanti dell’Italietta postquindicidiciotto. L’impresa fiumana è un’impresa politica ma non di parte (imprendibile come una palla di gomma che rimbalza da destra a sinistra senza fermarsi). È una politica etica ed estetica, è la rappresentazione di un mondo che non può (forse) ancora esistere: l’utopia della fantasia al potere, oppressi contro oppressori, genio contro disciplina, impeto contro calcolo e pavidità, ribellione contro sudditanza ad altri imperi, utopia contro ragion di stato, o meglio, di stati. A novant’anni di distanza da una prova generale per un mondo più bello, un
omaggio a un atto guerresco senza spargimento di sangue, se non fosse per l’assalto del Regio esercito nel Natale di sangue a chiusura del sogno dannunziano, che tanto ricorda una rappresentazione tragica uscita dalla penna – sul cappello – dell’autore della Figlia di Iorio. Rileggendo gli eventi fiumani vien da chiedersi se quel focoso ardore non fosse la visione onirica, disincantata e disillusa di uomini che hanno vissuto una guerra lanciata ben al di là dell’elemento umano con le sue spaventose tempeste d’acciaio, che hanno lasciato giovani ardimentosi in bilico tra l’incubo e il sogno. Allora se la vida es sueño, come ci ricorda il drammaturgo Calderon De La Barca, si viva la favola bella di Fiume accolta dalla Madre Patria Italia! Peccato che poi Mamma mandi i suoi servi-soldati a bombardare l’Olocausta città, un epilogo da Tebe eschilea dove il fratello uccide il fratello…fattaccio che pochi anni più tardi tornerà a girare ancor più vorticosamente sulla giostra dei tragici eventi italici. Fiume per un anno è stata un palcoscenico dove si è ballato, si è cantato, si è amato, si è sperato in un mondo migliore, si è sognato: che è la vita? Una frenesia. Che è la vita? Un’illusione, un’ombra, una finzione e il maggior bene è nulla perché tutta la vita è sogno e i sogni sogni sono.


Il libro
Romanzo degli arditi, storia di un uomo, di un gruppo di amici che condividono passioni e avventure. Storia di una forza creatrice e di una volontà di azione rara che si manifestò nei giovani volontari al seguito di D’Annunzio, decisi a riparare al torto fatto all’Italia con la “vittoria mutilata” della prima guerra mondiale. È il romanzo dell’impresa di Fiume, ma soprattutto è un romanzo di passioni: politica, amicizia, fedeltà, amore. Il protagonista, Giulio Jentile, reduce della prima guerra mondiale, ardito, non si sente più a posto nella sua città, Roma: la guerra lo ha cambiato per sempre; la sua inquietudine lo porta a partire, con l’intenzione di emigrare, ma il destino non permette che il suo entusiasmo vada sprecato. Alcune inaspettate vicende, sullo sfondo dell’Italia del primo dopoguerra, lo conducono a Fiume dove trova finalmente la Causa capace di accendere il suo ardore.

L’autore: Gabriele Marconi (1961), direttore responsabile del mensile «Area», è tra i fondatori della Società Tolkieniana Italiana e il suo esordio narrativo è con un racconto del 1988 finalista al Premio Tolkien. Scrive il suo primo romanzo nel 1996: L’enigma di Giordano Bruno; il suo secondo romanzo Io non scordo è pubblicato nel 1999. Nel 2008 scrive, assieme a Errico Passaro, Il regno nascosto, romanzo fantasy ispirato alla saga di Tolkien.


Programma:
Sabato 8 maggio, ore 21.00
Spettacolo teatrale (50’ circa):
Oratorio per Fiume. Schegge e frammenti dall’impresa fiumana del poeta soldato Gabriele D’Annunzio
di e con Umberto Fabi
Auditorium Comunale di Cagliari, piazza Dettori
Ingresso gratuito


Sabato 15 maggio, ore 18.00
Presentazione del libro (1h circa):
Le Stelle danzanti. Il romanzo dell’impresa fiumana
di Gabriele Marconi
Centro d’Arte e Cultura Lazzaretto, S. Elia
Ingresso libero.

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Mail. caravella.caravella@gmail.com
Tel. 3406140256 o 3294218026