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Teatro d'Autore. Piovono pietre di Ken Loach

3 marzo 2010, 16:44
Proiezione lunedì 8 marzo 2010, ore 20:30 Teatro Sant'Eulalia Cagliari. Rassegna cinematografica curata da Gianni Olla. Ingresso libero.

Teatro d'Autore – ARTICOLO UNO. Lavoro un secolo di passione.
PIOVONO PIETRE, regia Ken Loach
8 marzo 2010, ore 20:30, Teatro Sant'Eulalia Cagliari

Nuovo appuntamento con la rassegna cinematografica curata da Gianni Olla, per la stagione de Il crogiuolo “Teatro d'Autore – ARTICOLO UNO. Lavoro un secolo di passione”, lunedì 8 marzo 2010, alle ore 21:00, presso il Teatro Sant'Eulalia di Cagliari, verraà proiettato, con ingresso libero il film PIOVONO PIETRE, regia Ken Loach.

La proiezione verrà preceduta da una conversazione con il critico Gianni Olla.

L'iniziativa è realizzata in collaborazione a F.I.C.C. e Società Umanitaria – Cineteca Sarda.


La working class nei film di Ken Loach
PIOVONO PIETRE (Raining Stones)

Regia: Ken Loach – Soggetto e sceneggiatura: Jim Allen – fotografia: Barry Ackroyd – montaggio: Jonathan Morris. Interpreti: Bruce Jones, Julie Brown, Gemma Phoenix, Tom Hichey. Gran Bretagna 1993 – colore – 91’

Nella periferia di Manchester, desertificata dalla crisi dei grandi impianti industriali, Bob e Tommy, licenziati dalla fabbrica, si arrangiano come possono per tirare avanti e portare soldi in famiglia. Bob ha anche il problema della comunione della figlia e non vuole che la bambina faccia brutta figura in chiesa, ma non ha il denaro né per il vestito né per la cerimonia. Tentano il grande affare comprando un furgone, ma devono indebitarsi con un usuraio che, dopo qualche settimana di attesa, minaccia le loro famiglie. Bob reagisce, l’usuraio ci lascia la pelle, ma padre Barry, che conosce la situazione del quartiere, constata che lo “strozzino” è morto per conto proprio. Dissuade Bob dal rivolgersi alla polizia e gli chiede di recitare una preghiera per il morto. La comunione andrà benissimo.

Commedia amara, ma ritmata come in un film chapliniano. L’arte di arrangiarsi calata dentro un contesto operaio visto senza miti e senza leggende politiche. Nella società post industriale, l’alterità della classe operaia non è ideologica né economica, ma semplicemente l’estrema separatezza dalla società del benessere.

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