Per i cagliaritani il mese di febbraio non ha solo i contorni lieti del carnevale o la sacralità dell’inizio della Quaresima, ma conserva il triste ricordo del 1943 quando la città si ritrovò sotto una vera e propria pioggia di ordigni bellici lanciate dai bombardieri B-17.

Per ricordare le vittime di quei giorni particolarmente bui della storia del capoluogo sardo, nel quartiere di Stampace, colpito in maniera molto pesante dalle bombe, sono state organizzate alcune manifestazioni in occasione del 67° anniversario.

Domenica 21 febbraio, alle 10, nella chiesa di Sant’Anna, il parroco don Luciano Pani celebrerà una Santa Messa in suffragio delle vittime . La funzione religiosa sarà preceduta dalla deposizione di una corona di fiori davanti alla cripta di Santa Restituta, in via Sant’Efisio. La giornata della memoria proseguirà, dopo la messa, nello spazio sotto la lapide che ricorda il sacrificio di molti abitanti del quartiere di Stampace. Con una cerimonia commemorativa si evocheranno i momenti della strage provocata dai bombardamenti che causarono molte vittime tra gli innocenti alla ricerca di un riparo dalle bombe proprio all’interno della cripta, trasformata in rifugio.

Altre due appuntamenti completeranno l’iniziativa in memoria delle vittime. Alle 11, il professor Luigi Spanu terrà una relazione, nel salone di via Fara 19, su “Cagliari nel 1943”, mentre nella chiesa monumentale di Santa Chiara sarà allestita la mostra fotografica “Cagliari 1943, una città distrutta dai B-17. Collezione Carlo Pedemonte”. Organizzata da Mario Rattu e Andrea Melis, con il patrocinio della Società di Sant’Anna, la mostra aiuterà a non dimenticare quei terribili momenti. Tutti gli interessati potranno visitarla, con ingresso gratuito, sabato 20 e domenica 21 (dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20).