Le premesse per una giornata festosa erano quelle giuste perché con un pubblico così numeroso che ha preso d’assalto le gradinate del Sant’Elia, il Cagliari non poteva certo deludere le aspettative, ma gli uomini di Massimiliano Allegri sono voluti andare anche oltre centrando un successo particolarmente prestigioso contro la Juventus. Un due a zero secco costruito con caparbietà e molta attenzione, per il quale ha dato un contributo determinante un colpo da campione di Nenè, nuovo idolo della tifoseria cagliaritana.

E’ toccato a lui, dopo una prima mezz’ora di schermaglie, piazzare la zampata decisiva con un vero e proprio siluro che, scagliato da oltre venticinque metri, non ha lasciato scampo al miglior portiere al Mondo. Segno evidente che l’attaccante brasiliano, dopo aver faticato ad ambientarsi, ha i numeri per poter lasciare il segno anche in Italia, dopo esserci riuscito in Portogallo diventando il capocannoniere con la maglia del Nacional Madeira.

A chiudere il conto, in finale di gara e dopo una ripresa di grande sofferenza, ma senza concedere mai eccessivi spazi ai più quotati avversari, ci ha pensato Alessandro Matri che in contropiede ha prima messo a sedere Cannavaro, per poi fare secco Buffon e sancire la definiva vittoria rossoblu.

Alla Juventus non è rimasto che recriminare per un contatto un area rossoblu tra Pisano e Amauri (duello impari per la notevole differenza di stazza tra i due) sul quale l’arbitro ha sorvolato. Sarebbe stato l’ennesimo scippo ai danni di un Cagliari che, dopo aver perso immeritatamente a San Siro, avrebbe dovuto masticare amaro anche in casa. E invece questa volta è andata bene agli uomini di mister Allegri che continua a stupire con il suo piccolo Cagliari che è andato ad insinuarsi tra le grandi e non sembra affatto soffrire di vertigini.