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L’Isola che c’è – Sardegna incontra Roma

18 settembre 2009, 12:05
24-27 Settembre a Roma.

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Ritorna “L’Isola che c’è – Sardegna incontra Roma”, il fortunato evento che - giunto alla XX edizione - vede stavolta accanto alla GIA Comunicazione di Giorgio Ariu, il Comune di Roma, Il Gremio dei Sardi e la FASI (Federazione delle Associazioni dei Sardi in Italia).
Risulta di particolare rilievo anche la scelta del Comune di Roma di mettere a disposizione il Piazzale Ankara, nei pressi dello Stadio Flaminio e nel cuore della zona Parioli, al fine di arricchire la manifestazione con più presenze espositive e un maggior numero di eventi.

“L’Isola che c’è” vuole essere un ponte che si apre verso altri lontani confini e un tramite per far conoscere l’isola e le sue peculiarità culturali a quanti della Sardegna hanno solo una conoscenza stereotipata. L’obiettivo è quello di valorizzare e aprire il mondo dei sardi alle realtà internazionali e romane, riunendo i sardi residenti a Roma, i romani ed i turisti della Capitale. A questo serviranno i convegni, gli incontri-studio e le manifestazioni di varia matrice che daranno ampio rilievo alle eccellenze del territorio sardo. Sarà un viaggio nella terra sarda, con il suo ambiente particolare e vario da regione a regione, la sua storia, l’artigianato, l’enogastronomia, le tradizioni popolari dal canto a tenores alle launeddas e il ballo sardo. Solo per citare alcuni dei tanti caleidoscopici aspetti di quest’isola, quasi un continente.

Tra le presenze di spicco ricordiamo le quattro capitali dell’artigianato sardo: Dorgali, Samugheo, Ittiri e Nule, roccheforti dell’arte orafa e di quella tessile. Ma anche l’Ogliastra, i paesi di Isili e Guamaggiore, che esporranno i tesori enogastronomici delle proprie terre, dai vini e formaggi fino alla pasta e ai dolci. A tal proposito, ecco anche la presenza di Morgongiori e delle sue esclusive lorighittas, pasta di semola di grano duro divenuta emblema di questa terra per l’unicità della sua lavorazione. E sempre in tema di eccellenze enogastronomiche e artigianali, vi sarà l’esibizione degli altri tesori cui Dorgali ha dato i natali: famosi vini come il Cannonau, i formaggi, originati da una delle prime cooperative sarde di pastori, i vasi e le ceramiche, i coltelli, le borse, la lavorazione del vetro. E poi le straordinarie ricchezze del territorio di Castiadas, rappresentato per l’occasione dall’Amministrazione Comunale. Così come la Coldiretti Sardegna che, con numerosi soci e prodotti, rappresenterà tutte le aree geografiche dell’isola.
Questa edizione sarà inoltre occasione per portare avanti il gemellaggio sorto tra il Comune di Roma e quello di Usellus, le cui radici e la cui storia risultano indissolubilmente legate all’epoca di massima espansione imperiale, come tutt’oggi testimoniano le rimanenze architettoniche del paese, quali il ponte sul Rio Forraxi e i tratti dell’antica strada.

Non mancheranno le eccellenze dello sport quali la vela, rappresentata da Mascalzone Latino - che unitamente alla presenza della Moby Lines dello stesso Vincenzo Onorato - fornirà l’occasione per un incontro sul tema della continuità territoriale, tanto caro agli emigrati sardi nella penisola.

Tra le aziende di spicco anche la Plastwood di Calangianus, ormai famosa in tutto il mondo per i suoi giocattoli d’avanguardia. Novità di quest’anno è la presenza della poetessa, creatrice di profumi Fiorella Ferruzzi, che farà conoscere il patrimonio di essenze naturali scaturito dalla macchia mediterranea, attraverso la presentazione del suo profumo ORGìA, dal nome delle dee delle fonti prenuragiche. Di grande fascino sarà anche l’esposizione di auto d’epoca di prestigio allestita dai fratelli Ghisu, che da decenni forniscono limousine e auto di elevato pregio al mondo dello spettacolo (Rai e Mediaset) e del cinema (Cinecittà).

Si rinnova anche un altro fortunato gemellaggio, stavolta all’insegna della solidarietà, con lo stand dedicato all’incontro tra la Avis di Roma con quella cagliaritana, oltre alla prestigiosa presenza dell’Associazione Sarda Trapianti “Alessandro Ricchi”.

Immancabile inoltre, nell’anno del centenario dalla sua nascita, un prestigioso omaggio all’autore di Paese d’ombre, Giuseppe Dessì, che proprio a Roma ha dato alla luce parte dei suoi capolavori e che qui ha consumato i suoi ultimi istanti. In sua memoria verranno presentati alcuni scritti inediti, custoditi dalla vedova recentemente scomparsa, e approfondimenti sulla figura di questo autore.

A questa vetrina di eccellenze nostrane faranno da coronamento le esibizioni sul palco dei maggiori rappresentanti del folklore e della musica sarda: il coro “Gavino Gabriel”, il gruppo folk “Ittiri Cannedu”, Piero Marras, oltre i quaranta sbandieratori in costume medievale dell’Associazione Santa Chiara di Iglesias, e le proiezioni non stop dell’Associazione Culturale Janas sull’origine di alcuni prodotti e tesori artigianali ospiti della rassegna (Su filindeu, Su pane carasau, il formaggio, la fede sarda e la tessitura).

Media Partner della manifestazione il gruppo editoriale de L’Unione Sarda, con Videolina e Radiolina: uno stand verrà da loro allestito con le produzioni di spicco come la “Biblioteca dell’identità”, di cui fa parte la fortunata collana sui costumi di Sardegna.
Anche quest’anno, dunque, “L’Isola che c’è – Sardegna incontra Roma” propone un calendario ampio e accattivante, atto ad aprire stralci della cultura sarda al più vasto pubblico possibile.

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