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Cagliari. Tre giorni di dibattiti e seminari per tracciare il futuro dell'urbanistica

27 aprile 2016, 16:56
Da giovedì 28 l'Auditorium comunale di piazza Dettori ospita il ventinovesimo Congresso dell'Istituto nazionale di urbanistica. Parole chiave: adattamento, innovazione e geografia.

Presentato stamattina, nel Municipio di via Roma a Cagliari, il ventinovesimo Congresso dell’Istituto nazionale di urbanistica dal titolo “Progetto Paese - L’urbanistica tra adattamenti climatici e sociali, innovazioni tecnologiche e nuove geografie istituzionali”. Partendo dal “racconto” dell'Italia, quella reale, la tre giorni cittadina di dibattiti e seminari ospitata nell'Auditorium comunale di piazza Dettori - da domani fino a sabato 30 aprile - mira a raccogliere idee e proposte per disegnare il nuovo volto dell'urbanistica del Paese da proporre alle istituzioni nazionali.

"Siamo orgogliosi che l'Inu abbia scelto Cagliari come sede del Congresso”, ha esordito l'assessore all'Urbanistica Paolo Frau portando i saluti dell'Amministrazione comunale alla presidente nazionale dell'Istituto Silvia Viviani e alla presidente del consiglio direttivo della Sardegna, Roberta Porcu. “Sono convito”, ha aggiunto, “porterà all'elaborazione di documenti e linee d'azione estremamente importanti per tutti, comprese le amministrazioni locali, da cui prendere spunto”.

Puntando l'attenzione anche sulla recente istituzione della Città metropolitana di Cagliari introdotta dalla legge di riforma delle autonomie locali, anche per l'assessore regionale Cristiano Erriu, il Congresso rappresenta “un'occasione molto importante”. E pensando all'interazione fra politiche pubbliche, capacità del mondo imprenditoriale, delle professioni e della ricerca che si svilupperà nella tre giorni organizzata dall'Inu, sulla stessa linea di Frau parla di “passo avanti” per la Sardegna.

La prima giornata, domani giovedì 28 aprile, sarà dedicata al racconto e alle mappe del Paese, con le voci delle sezioni regionali dell'Istituto nazionale di urbanistica (compresa la Sardegna), più, anche, quelle del mondo editoriale. Le parole chiave saranno: adattamento, geografie, innovazione. Dopodomani, venerdì, ha spiegato Silvia Viviani, è previsto un confronto con i rappresentanti della politica, delle istituzioni, delle professioni e dell'associazionismo a cui parteciperà, tra gli altri, il sindaco Massimo Zedda, il presidente della Regione Francesco Pigliaru, Fabrizio Barca, il presidente dell'Ordine degli architetti e Legambiente. I lavori del Congresso si chiuderanno sabato 30 con l'assemblea dei soci dell'Inu, durante la quale sarà eletto il nuovo consiglio direttivo nazionale.

In aggiunta al ricco programma dell'incontro cagliaritano, “Il Paese che vorrei” a cura di Marichela Sepe. Dal 28 al 30 aprile dalle 10 del mattino fino alle 20 al Search nel sottopiano del Palazzo civico di via Roma (ingresso largo Carlo Felice, 2).

“Abbiamo scelto Cagliari come sede del Congresso nazionale”, ha scandito la presidente dell'Inu Silvia Viviani, “non soltanto per le capacità organizzative della sezione sarda dell'Istituto, ma anche perché Cagliari è una città di innovazione e di riforme, che sarà capace di proiettare l'iniziativa nel mondo attraverso il suo mare”.

La manifestazione è accompagnata dal sito internet www.inu.it/congressocagliari da cui è possibile ulteriori informazioni sulle iniziative in programma.

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