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Festa di Sant'Efisio. Tutto pronto la 360^ edizione

22 aprile 2016, 13:35
Eventi dal 25 aprile al 15 maggio. Il sindaco Zedda: “Sant'Efisio è un patrimonio regionale”.

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In piena primavera, domenica 1 maggio, oltre a ricordare l'impegno sindacale e i traguardi raggiunti dai lavoratori in campo economico e sociale, Cagliari si prepara a celebrare la Festa di Sant'Efisio. Questa mattina nel Municipio di via Roma si è tenuta la presentazione ufficiale del programma dei festeggiamenti del martire guerriero che 360 anni fa liberò la città dalla peste. Spettacoli, musica, proiezioni, mostre e incontri che coniugano svago, devozione, fede, cultura e tradizioni centenarie, dal 25 aprile al 15 maggio.

“Sant'Efisio è metropolitano” ha detto il sindaco Massimo Zedda ripercorrendo idealmente il cammino del Santo che partendo da Cagliari il 1 maggio, arriva a Nora attraverso Capoterra, Sarroch, Villa San Pietro e Pula, per tornare nella chiesa di Stampace il 4 di maggio. Ma non solo perché  “Sant'Efisio è una grande festa di popolo. È una festa di tutta la Sardegna”. Proprio per questo motivo “quest'anno”, ha annunciato Zedda, “abbiamo voluto potessero partecipare delegazioni provenienti da tutti i comuni della regione ” e infatti ce ne saranno 278 su circa 377 (cioè 31 regioni storiche su 36). Non è quindi un caso che il “Rito per lo scioglimento del Voto perpetuo” è stato inserito nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale da cui, ogni anno, il Governo italiano può attingere per ottenere l'ambito riconoscimento dell'Unesco.

Per l'assessore al Turismo Barbara Argiolas la 360^ Festa di Sant'Efisio “è un'edizione importante, fitta di appuntamenti e una processione sempre più solenne”. E ricca di colori, suoni e tradizioni “sarà una Festa da vedere, da ascoltare, ma anche da vivere”. Come di consueto, il Comune di Cagliari mette a disposizione delle tribune lungo il percorso della processione per consentire a fedeli, cittadini, visitatori e turisti, di assistere all’evento. Quest'anno però, per integrare l'offerta culturale cittadina, l'Amministrazione ha previsto un'importante novità: il biglietto di ingresso alle tribune includerà la visita gratuita alla Mostra internazionale “Eurasia” ospitata, fino al 29 maggio, nel Palazzo di Città nel quartiere storico Castello. Inoltre, nella giornata del 1 maggio, saranno distribuite 10mila bottigliette di acqua con l'etichetta dedicata a Sant'Efisio.

Oltre agli appuntamenti di carattere religioso, a partire dal 25 aprile con l'intronizzazione del cocchio, alle 10, nella chiesa di Stampace, il programma di quest'anno prevede una serie di appuntamenti collaterali per dare spazio a degli eventi importanti per la valorizzazione delle arti performative di tutta la Sardegna. A Cagliari, si inizia sabato 30 con lo spettacolo-concerto dei Tazenda, in piazza Del Carmine dalle 21, che apriranno il loro tour regionale. Il 1 maggio si continua con i balli popolari; il 2, sempre nella piazza Del Carmine, i canti popolari; il 3, in collaborazione con l'Isre, sarà proiettato “Efis, martiri gloriosu”; il 4, nel Municipio di via Roma, ci sarà Gianluca Medas e i cori polifonici aspettando il ritorno del Santo; il 6 un concerto, ancora nella piazza Del Carmine dalle 21; il 7 sarà la volta di Etnikà – Incontro tra popoli, che abbandona la tradizionale location di Monte Claro.

Oltre al sindaco di Capoterra Francesco Dessì, alla sindaca di Villa San Pietro Marina Madeddu, al sindaco di Sarroch Salvatore Mattana, alla sindaca di Pula Carla Medau, al Presidente dell'Arciconfraternita del Gonfalone Francesco Cacciuto, e a don Giulio Madeddu (Diocesi di Cagliari), all'incontro con la stampa ha partecipato anche Francesco Morandi. Plaudendo alla “professionalità, alla passione e all'impegno con cui si costruisce la Festa”, l'assessore regionale al Turismo ha sottolineato che “se la Festa è cresciuta in questi ultimi anni lo si deve soprattutto all'impegno delle amministrazioni comunali che hanno visto come capofila Cagliari” facendola conoscere “a livello internazionale”, grazie anche ai numerosi volontari che ogni anno la animano e la popolano assieme alla Diocesi.

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