Anche il Comune di Cagliari ha voluto partecipare al capitolo conclusivo di “Gioco-Tifo”, iniziativa nata nell'ambito della Scuola di Tifo voluta dalla Fondazione Carlo Enrico Giulini in collaborazione con la comunità “La Collina” di Don Ettore Cannavera e il CONI Sardegna.
Presente all'appuntamento l'Assessore allo Sport Yuri Marcialis che ha assistito all'ultimo appuntamento di una lunga serie di incontri che hanno animato le scuole sulle modalità di tifo positivo. “E' fondamentale vedere nello sport la parte più importante che è quella dell'integrazione e della socializzazione. Di sicuro c'è anche la competizione quando si pratica un'attività sportiva, ma si deve competere più con se stessi che con gli altri, in modo da cercare di migliorare sempre. Quello di oggi è la fine di un processo ma allo stesso tempo un punto di inizio perché da lo spunto per integrarsi con gli altri”.
Più di duecento i bambini coinvolti nella Palestra B che si sono alternati nella pratica del gioco collettivo e del tifo pulito. E gli stessi piccoli tifosi saranno ospiti, sabato pomeriggio al Sant'Elia, del Cagliari che affronterà il Lanciano.
“Fare sport – è intervenuto Don Ettore Cannavera – significa saper stare bene con gli altri. Questa è l'essenza anche del tifo positivo che deve essere l'antagonista del tifo negativo”.
Presenti all'incontro, oltre a Giovanni Pasculli che ha rappresentato la Fondazione Giulini, anche il responsabile del settore giovanile del Cagliari Calcio, Mario Beretta accompagnato dal giovane centrocampista rossoblù Santiago Colombatto.
Nessun commento