Torna in grande stile la poesia a Cagliari, grazie alla rassegna “Per certi versi”, che prosegue con le “Letture di primavera”. Organizzato dall’Associazione “Il Grimorio delle Arti”, in collaborazione con la compagnia teatrale “Il Crogiuolo” e la Libreria “Murru”, il ciclo comincerà a breve e avrà lo scopo di far volare in alto le parole, parafrasando il grande Mario Luzi.
«Siamo andati a cercare alcuni tra i nomi più significativi della poesia italiana contemporanea – spiega la curatrice Valentina Neri –, ma era molto importante che fossero diversi tra loro, perché è nel nostro interesse far arrivare la poesia a più persone possibili, in tutte le sue sfaccettature». La scrittrice, inoltre, che modererà la maggior parte degli appuntamenti, ha appena pubblicato la raccolta Folliame, edito da La Vita Felice.
Giovedì 21 aprile, alle 20, saranno i toni profondi e mistici di Gianfranco Bertagni (Palermo) e Silvia Bre (Bergamo) al Teatro Fucina Ex Vetreria (via Italia, 63) a inaugurare il palinsesto. Venerdì 22, alle 21, Maria Grazia Calandrone (Roma) e Claudio Pozzani (Genova) saranno accolti nel Teatro ArcoStudio (via Portoscalas, 17), dove la rassegna proseguirà sino alla conclusione.
Solo sabato 21 maggio, alle 20.30, gli ospiti saranno tre. Due rappresentano correnti liriche milanesi, ossia Anna Maria Carpi e Giancarlo Pontiggia. La terza, più giovane ma ugualmente incisiva, arriva dalla Rimini felliniana, della quale veste la sospensione: Isabella Leardini. Venerdì 27, alle 20.30, Giuseppe Mereu incontrerà Lello Voce (Napoli) e l’ironica Alessandra Racca (Torino) sul tema “Poetryslam e blogpoetry: la poesia italiana nell’era digitale”. Gli autori coinvolti daranno prova della necessità di tali contaminazioni tecnologiche, specie per portare la letteratura in mano ai ragazzi tramite il web e gli smartscreen. Condivide lo stesso pensiero anche la Neri, la quale afferma: «I poeti non dovrebbero temere di far sentire le loro voci. Una buona strategia potrebbe essere quella di sfruttare i media e i canali social per farsi largo, e rendere il linguaggio alla portata di tutti. La vera sfida oggi è avvicinare i giovani, perché se ciò non avviene, la poesia è destinata a morire con la nostra generazione».
Le “Letture di primavera” si esauriranno sulla porta dell’estate con l’a-solo di Mara Macrì, sabato 4 giugno, alle 20.30, sempre al Teatro ArcoStudio. Ascoltare dieci poeti provenienti da tutta Italia consentirà alla platea di entrare in contatto con le loro emozioni, di immedesimarsi e di uscire più consapevoli.
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