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Centro di Documentazione e Studi delle Donne: nuova sede in via Falzarego 35

Autore: Enrico Marongiu,
22 settembre 2015, 10:56
Al piano terra dell'ex scuola De Amicis anche un fondo archivistico dichiarato di interesse culturale dal Ministero dei beni e delle Attività Culturali.
L'inaugurazione del Centro i Documentazione e Studi delle Donne

È stata inaugurata lunedì 21 settembre 2015 in nuovo Centro di Documentazione e Studi delle Donne. Uno spazio comunale riscoperto e accessibile a tutti in via Falzarego 35 a Cagliari. Quasi trecento metri quadrati in cui trovano spazio, in bell'ordine, circa 7000 volumi legati alla cultura delle donne, un'emeroteca che raccoglie oltre 15 testate di riviste italiane e straniere, un fondo archivistico dichiarato di interesse culturale dal Ministero dei beni e delle Attività Culturali e poi tanti progetti per il futuro. Tutti a disposizione gratuitamente per prestiti, studi o ricerca.

“Il Centro rappresenta una eccellenza a livello nazionale, non solo per l'importante e considerevole patrimonio documentale che raccogliere anche della nostra Città. Ma anche per averlo custodito e difeso negli anni perché rischiava davvero di essere disperso” ha detto il sindaco di Cagliari Massimo Zedda nella partecipata conferenza stampa d'inaugurazione.

Dopo 37 anni trascorsi nella storica sede di via Lanusei, il Centro trasferisce quindi le proprie attività nello stabile che ospitava la Scuola elementare De Amicis, fino al suo accorpamento nell'Istituto Comprensivo Spano - De Amicis. Concessa in convenzione con un bando pubblico alla “Cooperativa La Tarantola” dal Comune, la nuova sede, frutto della sinergia tra l'assessorato alla Cultura e quello ai Lavori pubblici, si compone di tre ampie sale riservate alla Biblioteca ed attrezzate per ospitare piccoli gruppi di discussione e ricerca. Ma grande spazio è dedicato all'Archivio storico.

Insieme al sindaco Zedda, all'incontro inaugurale sono presenti anche Claudia Firino, assessora della Regione e Annalisa Diaz, responsabile del Centro ed Enrica Puggioni che non ha trattenuto la soddisfazione per il nuovo tassello collocato dall'Amministrazione sul tavolo dello sviluppo socio-culturale diffuso nel territorio cittadino. “Siamo molto contenti che ora esista nel quartiere, accanto ad un presidio scolastico importante ed in bocca al Parco di Tuvixeddu, uno spazio come questo che, come le migliori biblioteche, non è uno spazio chiuso, ma piuttosto di incontro, relazioni e attivazione di processi”. Insomma un sogno divenuto realtà grazie alla “Appassionata determinazione”, sia del Comune, che delle associazioni culturali, come quella del CDSD che si regge unicamente sull'attività di volontariato delle socie.

Il Centro di Documentazione e Studi delle Donne di Cagliari nasce per volontà della Cooperativa La Tarantola. “La divisione sessuale del lavoro – si legge testualmente nel sito internet www.cdsdonnecagliari.it - ha costretto la donna nel ruolo di riproduzione della specie e ha segnato il suo corpo, quindi le sue capacità espressive, censurandola nel pensiero, nella gestualità, nella parola, nella scrittura (dal primo manifesto della Cooperativa, 1977). In quell'anno alcune donne, riflettendo su questo pensiero, maturato a partire dalle proprie esperienze, si convincono della necessità di dare visibilità alla cultura, alla ricerca, alla politica e alla storia delle donne e si riuniscono in cooperativa aprendo a Cagliari la Libreria delle donne. La sede di via Lanusei 15 diventa un punto di riferimento per la presentazione di libri, dibattiti, seminari, laboratori. In una città di piccole dimensioni una libreria specializzata non resiste alle esigenze commerciali e la cooperativa decide di dedicarsi alla creazione di un Centro di documentazione e continua a portare avanti l'attività culturale e politica. La riflessione condotta dalle donne aveva intanto messo in luce quanto poco neutro fosse il lavoro archivistico e biblioteconomico e quali implicazioni politiche fossero presenti nei confronti dell'attività intellettuale delle donne in un campo valutato come esclusivamente tecnico e specialistico. La decisione di far circolare i saperi delle donne, ha reso perciò necessario procedere all'organizzazione del materiale documentario secondo due direttrici. Da una parte scegliere una modalità di classificazione e catalogazione che rispondesse sia alle regole catalografiche internazionali che alle esigenze di rappresentazione dei documenti presenti nel Centro, dall'altra rafforzare i rapporti con gli altri Centri di documentazione delle donne per realizzare una rete informativa e bibliografica nazionale con l'adozione di un catalogo collettivo”.

Il Centro è aperto la mattina da Martedì a Venerdì dalle 9,45 alle 13,00. Nel pomeriggio invece è aperto martedì e giovedì dalle 16,30 alle 20,00 (maggio – ottobre) e dalle 16,00 alle 19,30 (novembre – aprile). Per maggiori informazioni sull'attività del Centro consultare il sito internet www.cdsdonnecagliari.it .

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