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Pani e Madri - La forza generatrice dell’arte

17 luglio 2015, 11:57
Dal 18 luglio al 27 settembre 2015. Una grande mostra a cura di Simona Campus ospitata nel Centro d’arte EXMA a Cagliari celebra la millenaria storia della panificazione in Sardegna. Un patrimonio senza pari nel bacino del Mediterraneo che viene messo in relazione con l’opera di diciannove artisti del XX e del XXI secolo, valorizzando l’affascinante metafora di panificazione e maternità.
Fabiola Ledda, Panes 2, 2009

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La mostra Pani e Madri - La forza generatrice dell’arte, curata dalla storica dell’arte Simona Campus, si inserisce nel dibattito aperto da Expo Milano 2015 sul cibo e sulla nutrizione, scegliendo uno specifico e originale punto di vista, legato al patrimonio antropologico e culturale della Sardegna: la panificazione.

All’EXMA, dal 18 luglio fino al 27 settembre, viene presentata un’esposizione delle opere di diciannove artisti, a partire dai maestri del ‘900 nella cui produzione si può riconoscere il nesso panificazione-maternità-creazione artistica, per proseguire con numerosi protagonisti dell’arte contemporanea in Sardegna e giungere fino all’attualità, coinvolgendo in un dialogo intergenerazionale differenti linguaggi espressivi.

Il progetto, patrocinato dal Comune di Cagliari, è prodotto, promosso e organizzato dal Consorzio Camù. Allestimento a cura di Sabrina Cuccu e Salvatore Campus.

(Fabiola Ledda, Panes 2, 2009)

LA MOSTRA
La mostra si propone di valorizzare la metafora del pane come forza generatrice dell’esistenza e dell’arte stessa: per questo, al tema della panificazione viene accostato e intrecciato, in maniera antiretorica e anticonvenzionale, il tema della maternità e della fecondazione. Lo sviluppo della metafora prende avvio dai maestri Francesco Ciusa, Costantino Nivola, Maria Lai, per proseguire con numerosi protagonisti dell’arte contemporanea in Sardegna, tra i quali Primo Pantoli, e giungere fino all’attualità, coinvolgendo in un dialogo intergenerazionale differenti linguaggi espressivi, senza tralasciare preziosi riferimenti ad altre tradizioni e altri popoli. Il percorso espositivo si articola in Sala delle Volte, preceduto dall’installazione dei celebri Semi di Pinuccio Sciola nel piazzale esterno dell’EXMA.

Artisti in mostra: Francesco Ciusa, Maria Lai, Costantino Nivola – Antonello Carboni, Roberta Ciusa, Nietta Condemi De Felice, Francesco Cubeddu, Anna Deplano, Maria Diana, Fabiola Ledda, Angelo Liberati, Lalla Lussu, Primo Pantoli, Marco Pili, Gianfranco Pintus, Roberto Ruggiu, Pinuccio Sciola, Maria Jole Serreli, Ignazia Tinti.

Importanti prestiti vengono dalle collezioni d’arte della Camera di Commercio di Cagliari e della Fondazione Banco di Sardegna, dal Museo Nivola di Orani, da prestigiose collezioni private. Alcune opere sono del tutto inedite e appositamente pensate per gli spazi dell’EXMA.

Più di ogni altro cibo, il pane possiede un significato profondamente simbolico, racchiude la sacralità di gesti rituali, pieni di rispetto, e storie che riguardano sia i rapporti individuali, sia la sfera sociale. Per antica tradizione, in Sardegna mille straordinarie varietà di pane hanno sempre accompagnato e ancora accompagnano i momenti fondamentali dell’esistenza: pani, spesso lavorati come gioielli, che segnano la nascita, la morte, l’amore, le feste. A partire dalle suggestioni offerte dai molti pani che ancora oggi nella nostra isola segnano momenti fondamentali della vita familiare e comunitaria, la tradizione viene messa in relazione con la contemporaneità, attraverso l’esposizione di opere d’arte, di design e di artigianato artistico realizzate nel XX e nel XXI secolo. Nelle sue molteplici varietà, il pane si ritrova quale materiale costitutivo delle opere e si ritrova soprattutto nel suo valore simbolico di nutrimento, non soltanto del corpo ma anche dello spirito.

«Parlare di pane significa parlare di valori radicati nella sensibilità dei singoli e dei popoli, come insegna Predrag Matvejevic' in Pane nostro. Tra le finalità della mostra c’è quella di affrontare aspetti che osservino sia la sfera dei rapporti individuali, sia la sfera sociale, il concetto di identità e le contaminazioni culturali» (Dalla presentazione di Simona Campus)

Oltre alla parte centrale dell’esposizione, allestita nel piazzale esterno e nella Sala delle Volte dell’EXMA, la mostra continua con piccole esposizioni complementari dentro i panifici e altri esercizi commerciali in diverse zone della città, a diretto contatto con la quotidianità delle persone. Questo l’elenco degli esercizi commerciali coinvolti: Bottega di Cibele, Via Puccini 3/A, Les plus bon,  Piazza Unione Sarda e piazza Kennedy, Panificio Antico Forno Gransole, Via Mameli angolo Via Carloforte, Carasau Bistrot, Corso Vittorio Emanuele II 263, Bottega del mondo, Associazione Oscar Romero, Via Einaudi 26, Elisabeth abbigliamento per bambini, Via Einaudi 16.

Sono previsti, inoltre, eventi collaterali per tutta la durata della mostra, collaborazioni e laboratori concepiti per rafforzare la dimensione dell’apertura, dell’incontro e del confronto, anche in prospettiva multietnica e mediterranea.

L’esposizione sarà visitabile dal 18 luglio al 27 settembre, dal martedì alla domenica con orario continuato dalle ore 10 alle 21. Informazioni e prenotazioni al numero 070 666.399.

Pani e Madri è sostenuta da EXMA Cafè, CTM, Panificio Porta e Panificio Gransole Sardegna.

A partire da questa mostra il Centro comunale Exmà, ribattezzato EXMA – EXhibiting and Moving Arts, per i prossimi nove anni vedrà il Consorzio Camù, aggiudicatario della gara con procedimento di finanza di progetto indetta dal Comune di Cagliari nel 2012, insieme a un ricco e qualificato partenariato, protagonisti di un nuovo sistema di gestione per la realizzazione di un Centro Sperimentale per le arti e le culture contemporanee.

L’evento potrà essere seguito anche sui social media:

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EXMA – Exhibiting and Moving Arts
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@Exma_CA
#paniemadri

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