“Forse si dovrebbe parlare un po' di meno di democrazia partecipata e praticare un po' di più la partecipazione dei sindaci e delle loro comunità alle scelte più generali delle loro regioni e dell'intero Paese. Forse in tal modo avremmo il doppio vantaggio di aggredire qualche percentuale di astensionismo e, soprattutto, far riavvicinare i cittadini alle istituzioni”. Questa le parole del sindaco Massimo Zedda, stamattina, in apertura della XV Conferenza Nazionale ANCI dei Piccoli Comuni (guarda il video sul nostro canale Youtube) che, in stretta collaborazione con ANCI Sardegna, si tiene quest'anno a Cagliari.
“I grandi comuni sono uno spaccato delle grandi comunità regionali. Non vi è contrapposizione tra piccoli e grandi comuni – ha sottolineato il sindaco di Cagliari - vi è invece la necessità di uno sviluppo armonico complessivo della regione, anche con trasporti efficienti che consentano una qualità di vita migliore sia nei piccoli che nei grandi centri.”.
Tra i temi affrontati nel corso della giornata quelli sulle norme per il personale degli enti locali, le gestioni associate tra i comuni, le vendite del patrimonio immobiliare e la chiusura degli uffici postali.
Ma anche la ricerca e la richiesta, per i comuni sotto i 5000 abitanti, che rappresentano oltre la metà dei comuni italiani, di un'autonomia capace di restituire spazi e margini di investimenti, l’esigenza di un riconoscimento dell’azione di governo degli amministratori locali rispetto all'aumento delle disuguaglianze e delle disparità territoriali.
Non solo. Essenziale è la necessità di superamento di quel patto di stabilità che oggi impedisce ogni ripresa. Una vera autonomia fiscale e un'autonomia degli ordinamenti, che non può prescindere da un modifica sostanziale di una legislazione incerta e spesso contraddittoria.
Una netta protesta anche sull'IMU agricola, sui vincoli sul personale, sul progressivo abbandono della presenza dello Stato, con la chiusura di centinaia di Uffici postali, proprio nei paesi più piccoli e nelle aree più depresse. Tutti segnali e sintomi di una decrescita e di un depauperamento del patrimonio socioculturale ed economico del Paese.
Partecipano ai lavori il presidente Anci Piero Fassino, il presidente del Consiglio Nazionale Anci Enzo Bianco, il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda e il coordinatore nazionale dei piccoli Comuni Anci, Massimo Castelli.
Nel pomeriggio chiuderà i lavori il ministro dell’Interno Angelino Alfano.
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