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Cagliari: tutto pronto per il Sardegna Pride

Autore: Enrico Marongiu,
23 giugno 2015, 13:00
Sabato 27 giugno la marcia multicolore sfilerà per le vie del centro. In programma numerosi eventi culturali e ricreativi.
Presentazione Sardegna Pride 2015: Barbara Cadeddu, Massimo Zedda, Carlo Cotza e Carlo Dejana

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Non deve stupire più di tanto la scelta di confermare Cagliari per la 4^ festa arcobaleno del Gay Pride in Sardegna. La prima volta che la comunità LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, trans) e queer la elesse come palcoscenico per rivendicare i propri diritti risale al 2012. Ma quest'anno, dopo la conquista sul campo del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2015, non poteva non essere così! La marcia multicolore torna quindi per la 3^ volta (l'anno scorso si tenne ad Alghero) sabato 27 giugno sfilando per le vie del centro al moto in limba di “Impari, pro is deretos”.

“Il tema dei diritti - ha spiegato il sindaco Massimo Zedda stamattina nel Palazzo Civico di Via Roma durante la conferenza stampa di presentazione dell'evento (guarda il video sul nostro canale youtube) – è sempre attuale perché non sono estesi a tutti. Gli unici Paesi della vecchia Europa che ancora non hanno ancora una legislazione in sintonia con le democrazie europee, sono l'Italia e la Grecia”. Il sindaco ha ricordato inoltre che “L'Organizzazione del Pride, pur avendone diritto, avrebbe potuto ricevere dei contributi dal Comune. Volutamente però hanno voluto realizzare la manifestazione senza contributi pubblici per eliminare qualsiasi polemica e strumentalizzazione in modo da mettere al centro i diritti”.

Anche per l'assessore alle Pari Opportunità Barbara Cadeddu “Questo è un momento di crisi. Anche per chi al Governo dovrebbe occuparsi di pari opportunità in senso esteso [...]. E il soggetto che dovrebbe infatti attuare le politiche antiscriminatorie per eccellenza, l'UNAR (Ufficio Nazionale Antiscriminazioni Razziali a difesa delle differenze). In questo momento non risponde alle chiamate”. “Questo – ha aggiunto – deve spingere tutte le istituzioni a dare voce ad una realtà che è quella attuale”.

L'appuntamento è in piazza Yenne nel pomeriggio, mentre il corteo partirà alle 18. I carri – tra cui quello dell'ARC (Associazione Culturale Gay Lesbica Bisessuale Trasgender Cagliari), LGBT e del MOS (Movimento Omosessuale Sardo) che organizzano l'evento  – attraverseranno (vedi la mappa allegata) largo Carlo Felice, via Roma, piazza Deffenu, viale Diaz, piazza Dei Centomila, fino ad arrivare alla Fiera.

Ma la festa non finisce qui. Alle 21,45 Emergency e Sardegna Pride si incontreranno sul palco del Concerto di Emergency alla Fiera internazionale della Sardegna. Ci saranno anche Geppy Cucciari, Fiorella Mannoia, Nek, Frankie Hi-Nrg Mc, Sikitikis, Piero Marras, Bandabardò e Patty Pravo. E poco dopo mezzanotte l'Official Party del Sardegna Pride all'Alma Beach nel Lungomare di Quartu Sant'Elena.

Novità di quest'anno il servizio navetta del CTM: partiranno alle 23,30 dalla fermata di piazza Marco Polo (Fiera) con capolinea nell'Alma Beach. Il rientro avrà inizio dalle 2 del mattino fino alle 4 con partenza ogni 30 minuti dalla fermata dell'Alma Beach e capolinea piazza Matteotti (i biglietti sono disponibili anche attraverso l'App CTM BusFinder).

Il Pride quindi “Un'occasione di festa, ma è anche un'occasione per portare avanti dei diritti” ha detto Carlo Cotza, come portavoce di Sardegna Pride, che spiegato il “Documento politico” (allegato) della manifestazioni. Basato su identità, diversità, libertà, laicità uguaglianza e attualità “Il documento - ha aggiunto - ricalca tristemente quello dell'anno scorso perché le cose non sono cambiate”.

La manifestazione è stata preceduta da Queeresima: calendario di politica, cultura e spettacolo dal 16 maggio. Ben quaranta giorni di approfondimenti e appuntamenti sul tema (scarica il calendario degli eventi), a dimostrazione che gay pride non significa solo coriandoli e stelle filanti, ma soprattutto riflessione sull'uguaglianza e il rispetto. Organizzata dall’associazione ARC di Cagliari, Queeresima si è aperta alla MEM - Mediateca del Mediterraneo con la mostra sul valore del coming-out nel mondo dello sport. Lo stesso giorno una fiaccolata per ricordare tutte le vittime dell’omofobia e della transfobia di ogni parte del mondo.

Insieme agli organizzatori, al sindaco e all'assessore, all'incontro di oggi a Palazzo Bacaredda  anche numerosi consilieri: Tra loro: Francesca Ghirra (presidente della Commissione Cultura), Filippo Petrucci (presidente della Commissione Affari Generali), Matteo Lecis Cocco Ortu (Alter Nos 2015). In sala anche le rappresentati della Commissione Pari Opportunità del Comune di Cagliari con la loro presidente Elisabetta Dettori.

Il Gay Pride è uno di quegli eventi che non mette mai d’accordo tutti. Ma bollarla come manifestazione dell’estremo, schedando chiunque vi partecipa quale pervertito, vizioso, immorale o satanista, come accade in generale quando “si ignora”, è troppo comodo. Certo è che nella sua critica o viceversa promozione, si concentrano i contrasti di una società che non ha ancora trovato un punto d’incontro sui diritti degli omosessuali. Non in quanto omosessuali, ma piuttosto in quanto persone. Voltaire diceva: “Io non condivido le tue idee ma lotterò con tutte le mie forze perché tu, come me, possa liberamente esprimere il tuo pensiero”.

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