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Le nuove possibili frontiere dei trasporti

12 giugno 2009, 13:03
La competenza scientifica a servizio dello sviluppo di una mobilità sostenibile e avanzata

Per una serie di concomitanze, prima fra tutte la presenza a Cagliari di Chandra R. Bhat, professore di Trasporti all’University of Texas ad Austin, l’Università degli Studi di Cagliari ha organizzato un convegno dal titolo “Tecniche innovative nei sistemi di trasporto”, tenutosi nell’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria. Vi hanno collaborato il Centro Interuniversitario Ricerche Economiche e Mobilità (CIREM), e il Centro Ricerca Modelli di Mobilità (CRiMM).

L’incontro, curato dal docente di Pianificazione dei Trasporti Italo Meloni, e aperto dal discorso inaugurale dell’ormai uscente Magnifico Rettore Pasquale Mistretta, e dal preside della Facoltà d’Ingegneria, G. Massacci, ha visto l’intervento di importanti specialisti di equipe internazionali: Chandra Bhat, attualmente Visiting Professor all’Università di Cagliari, Fabio Casiroli del Politecnico di Milano, Mario Castangia della Systematica Italia, e due importanti ricercatori di Cagliari, Luca Guala ed Erika Spissu.

Da anni infatti, avvalendosi delle più avanzate tecnologie, stanno studiando e implementando progetti tecnici di mirabile efficacia per la risoluzione di una serie di problemi inerenti alla mobilità urbana, ai traffici e ai trasporti, e in occasione del convegno hanno presentato sei applicazioni di tecniche altamente innovative.

Si tratta di novità che hanno interessato sia il settore della pianificazione e progettazione, sia quello della costruzione dei sistemi di trasporto. Obiettivo primo da raggiungere: una mobilità certamente avanzata e nello stesso tempo sostenibile.

Chandra Bhat, per esempio, ha presentato il Microsimulatore econometrico, che consente di simulare gli schemi di attività e di viaggi dei lavoratori e non lavoratori nel tempo. Il modello, applicato all’area metropolitana di Dallas Forth Worth, è ora pronto a essere implementato anche in Italia, e precisamente a Torino, l’unica città che tra il 2003 e il 2004 ha svolto uno studio dell’uso del tempo e ora dispone di una buona banca dati utile ai lavori.

Fabio Casiroli ha presentato il libro Khrónopolis. Città accessibile, città possibile, che prospetta una realtà urbana frutto della totale e libera creatività di urbanisti, architetti e sociologi.

La ricercatrice Erika Spissu ha presentato il progetto “Activity Locator”, che prevede la costruzione di un sistema costituito da uno smart phone con GPS integrato, da un’applicazione per l’acquisizione delle informazioni e l’invio di queste a un server centrale. Il sistema può essere usato in numerosi ambiti d’impresa, come per il tracciamento dei percorsi dei veicoli aziendali.

Durante il convegno, tra i tanti aspetti, è stato poi sottolineato il valore inestimabile dei giovani ricercatori sardi, attivi a Cagliari e in tante altre parti del mondo.

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