Venerdì 1° maggio parte la processione e inizia la 359^ festa di Sant'Efisio. Un vero e proprio pellegrinaggio popolare aperto dalle traccas ornate di fiori, nastri e arazzi colorati. Già da giovedì 30 aprile piazza Del Carmine sarà animata fin dalle 20, da spettacoli, musica e proiezioni video sulla vita del Martire guerriero che nel 1656 liberò la città a una violenta epidemia di peste.
Nella processione del 1° maggio, donne e uomini in preghiera vestiti con i costumi e gioielli tradizionali provenienti dai tutti i paesi e le città della Sardegna. E poi il fastoso cocchio che custodisce il Santo, scortato dai miliziani e preceduto da cavalieri, suonatori di launeddas, confraternite e Alter Nos. Al loro seguito la folla dei fedeli. Raggiunto il suo punto cruciale in via Roma, la strada viene ricoperta da un multicolore tappeto di petali di rose con il rito “Sa ramadura”. Dopo alcune soste, di cui la prima a Giorgino, la processione arriverà a Nora nella giornata di sabato.
Sant’Efisio farà ritorno a Cagliari nella sua chiesetta di Stampace il 4 maggio, dopo un cammino di 4 giorni e un percorso lungo più di 60 chilometri.
“In maniera simbolica – ha commentato il sindaco Massimo Zedda durante la conferenza stampa di presentazione del calendario degli eventi – mi piacerebbe dedicare la Festa di Sant'Efisio di quest'anno a coloro che sono morti nelle acque del Mediterraneo ” pensando ai migliaia di migranti che fuggendo guerra, fame e violenza hanno sacrificato la propria vita.
L’evento internazionale riunisce cultura, fede e tradizione insieme. Fra tante novità di quest'anno assume un ruolo di particolare importanza la valorizzazione del patrimonio linguistico sardo con i canti dei rosari, delle pregadorias, dei goccius e nella programmazione dei numerosissimi eventi collaterali alla Festa.
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