Più controlli nel territorio e multe salate per chi non esegue correttamente la raccolta differenziata. Ad annunciarli è stato l’assessore comunale alla Pianificazione dei Servizi Giovanni Giagoni il quale, pur esprimendo soddisfazione per i risultati ottenuti in questa prima fase di attuazione della raccolta differenziata, è convinto che con la collaborazione di tutti possano e debbano essere ulteriormente migliorati.
“I risultati raggiunti negli ultimi sei mesi di raccolta differenziata”, ha rilevato l’assessore Giagoni, “hanno portato Cagliari a superare il 30 per cento di rifiuti separati correttamente. Ma questo è solo un primo passo verso il traguardo di una raccolta differenziata completa”.
Per questo l’Assessorato alla Pianificazione dei Servizi, di pari passo alla variazione degli orari di conferimento dei rifiuti umidi e indifferenziati (tutti i giorni, sabato e prefestivi esclusi, dalle 20 alle 6), ha attivato un servizio di controllo del territorio, in collaborazione con la Polizia municipale, che punta a sanzionare i trasgressori dell’ordinanza sui rifiuti.
Chi “non fa la differenza”, ovvero gli abitanti che abbandonano i rifiuti per strada o fuori dai cassonetti, dovrà pagare una multa che varia dai 100 ai 400 euro.
Se invece è un non residente ad essere sorpreso nell’atto di depositare i rifiuti nei cassonetti cagliaritani, allora la multa si farà più salata: da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro.
Chi decide, invece, di non chiamare il numero verde gratuito 800.533122 e quindi di disfarsi dei rifiuti ingombranti da sé abbandonandoli per strada, dovrà sborsare dai 100 ai 400 euro.
Una multa, dai 25 ai 250 euro, anche per chi si diverte a spostare i cassonetti stradali e per i padroni di cani trovati sprovvisti di paletta e sacchetto.
Diversi divieti anche per i titolari di attività commerciali. Per chi non rispetta gli orari di conferimento o decide di liberarsi dei rifiuti provenienti dalla propria attività in un cassonetto stradale, le cifre oscillano tra i 25 e i 250 euro.
Un vero e proprio procedimento penale sarà aperto, invece, nei confronti dei proprietari di pescherie e macellerie che utilizzano i normali raccoglitori stradali per smaltire gli scarti di origine animale: la sanzione pecuniaria prevista in questi casi va da un minimo di 1.500 ad un massimo di 28.000 euro.
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