Oggi a Palazzo Bacaredda è stato sottoscritto il protocollo d'intesa tra il Comune di Cagliari e l'Agenzia delle Entrate per disciplinare la partecipazione dell'Amministrazione all'attività di accertamento fiscale e di contrasto all'evasione. L'Accordo ha una durata di tre anni.

È stato il Comune ad avviare le intese. E a marzo dell'anno scorso è stata approvata la deliberazione n. 21 con cui la Giunta si è di fatto schierata nelle fila di chi, proprio con la lotta all'evasione ed elusione fiscale, intende liberare risorse a favore dello sviluppo economico. Contemporaneamente si potrà perfino allentare la pressione e ristabilire l'equità fiscale tra i contribuenti, oltreché la giusta concorrenza fra gli operatori economici del territorio.

In pratica, secondo l'accordo firmato stamani (26 febbraio 2015) dal Sindaco Massimo Zedda e dal Direttore Regionale dell'Agenzia delle Entrate, Rossella Rotondo, il Comune collaborerà all'attività di accertamento attraverso uno scambio strutturato di informazioni. E in cambio? Le Entrate verseranno al Comune una quota del 55% (100% se stasera passerà il Decreto “Milleproroghe” alla Camera) delle somme recuperate. Ne beneficeranno le casse pubbliche ed, insieme ad esse, tutti i cittadini.

I settori interessati all'attività di accertamento sono quelli del commercio, delle professioni, dell'urbanistica e del territorio. Particolare attenzione sarà rivolta anche alla proprietà edilizia ed al patrimonio immobiliare, alle residenze fittizie all'estero e alla disponibilità di beni e servizi di rilevante valore, sintomatici però di capacità contributiva.

Il Sindaco Massimo Zedda, commentando il contenuto del protocollo, ha espresso il proprio apprezzamento per l'atto sottoscritto, condividendo le finalità economiche, sociali e sopratutto di giustizia ed equità fiscale che si propone di realizzare.

Il Direttore Regionale dell'Agenzia, ha invece osservato come questa collaborazione istituzionale consentirà di migliorare la selezione dei contribuenti e con essa, una corretta redistribuzione del carico tributario e ritorno alla legalità.

Il problema dell'evasione non è solo un fenomeno legale ma anche culturale. Spesso quando si parla di riforma fiscale si accenna ad un gioco di parole: “Pagare tutti per pagare meno”. E questa è la filosofia di fondo che deve animare l'amministrazione pubblica, perché se è vero che la correttezza del rapporto con i cittadini costituisce il presupposto indispensabile per avere un comune sano e una diffusa equità fiscale (e sociale), l'obiettivo non può non essere quello di premiare i cittadini onesti, garantendo la qualità dei servizi pubblici, gravemente penalizzati dalla crisi e dai tagli dei trasferimenti statali che, per quanto riguarda il Comune di Cagliari, hanno inciso per una cinquantina di milioni nell'ultimo lustro. In Sardegna, l'Accordo è già operativo a Sassari ed Oristano.