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Nuovo stop interno per il Cagliari

Autore: Giuseppe Amisani,
24 febbraio 2015, 13:01
I rossoblù non confermano la buona prova di Torino e vengono sconfitti dall'Inter

Il male è il solito: la poca consistenza in avanti che al triplice fischio non fa altro che far aumentare il rammarico per l'ennesima occasione sprecata. E così il Cagliari di Gianfranco Zola si trova a dover gestire una nuova sconfitta interna, rimediata contro l'Inter con il punteggio di due reti a una, al termine di una sfida che ai punti non avrebbe visto certo soccombere i padroni di casa.

Questo, però, è il calcio e i nerazzurri, abili a gestire benissimo la palla nella prima frazione di gioco, durante la quale gli isolani si sono salvati solo grazie alle prodezze del solito Brkic, nella ripresa hanno trovato i due gol decisivi con Kovacic e Icardi, ai quali ha risposto, tardivamente Longo che in collaborazione con Carrizo ha accorciato le distanze.

Troppo tenera la fase offensiva del Cagliari che come al solito ha creato tanto ma ha concretizzato molto poco e a nulla sono valsi gli sforzi di un sorprendente M'Poku, autore di una partita da applausi o dello stesso Longo che oltre ad aver confezionato la rete della speranza, si è battuto come un leone. Il resto della squadra non ha offerto l'adeguato sostegno anche perché sono mancate le giocate di Sau in avanti (per lui nuovo stop muscolare e timore che si tratta di un altro periodo nero) e di Ekdal in mezzo al campo.

Inutile, però, recriminare sulle assenze perché questo è il momento di fare quadrato per andare a caccia della salvezza. Vincere o quantomeno non perdere contro l'Inter avrebbe permesso ai cagliaritani di rosicchiare qualche punto soprattutto all'Atalanta, ma la situazione non è certo ancora da considerarsi tragica.

Va, in ogni caso, cambiato registro al più presto perché continuare a rimandare i risultati ad un momento futuro, potrebbe diventare pericoloso. Servono punti, servono i gol ma in particolare serve quella grinta che, anche in partite con il pronostico a sfavore, ti permette di fare grandi cose.

La squadra è ordinata ma comunque almeno un gol prima o poi lo subisce, ma a preoccupare maggiormente è il fatto che segni col contagocce. Su questo dovrà lavorare Zola perché la partita di domenica contro il Verona al Sant'Elia, pur con ancora oltre dieci partite da giocare da qui al termine della stagione, sa tanto di ultima spiaggia per rientrare in zona salvezza.

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