L’origine delle antiche maschere de’ “Sa Mamulada” di Seui si perde nella millenaria cultura agro-pastorale della nostra misteriosa e splendida isola. Si ritiene che servissero da stimolo alla natura per il suo prossimo risveglio primaverile, con una funzione propiziatrice.
Tutti o quasi i figuranti hanno il viso annerito, indossano pelli di animali sull’abito tipico maschile, Cingono alcune grosse cinture in cuoio, arricchite da numerosi campanacci e portano copricapi confezionati con teste di muflone e caprone. E’ presente anche un cinghiale, “S’Urtzu”.
Da tantissimi anni nelle strade di Seui non si vedevano più e il loro ricordo diventava sempre più flebile. Ma, dopo un lungo lavoro di studio e ricerca, portato avanti da alcuni appassionati e varie amministrazioni comunali, si è riusciti a riportare alla luce e valorizzare questo prezioso tesoro culturale della memoria seuese.
Le maschere ricostruite sono rinate lo scorso 31 ottobre 2014, nel corso dell’edizione 2014 de’ “Su Prugadoriu”, quando nelle strade del centro storico di Seui dopo tanti anni hanno risuonato i cupi suoni gutturali delle grosse conchiglie marine e i loro campanacci.
La seconda uscita è avvenuta nella notte del 21 dicembre, solstizio d’inverno: “Sa die de sa Mamulada”.
A metà gennaio le maschere sono ritornate nelle strade del centro storico di Seui in occasione de’ Is fogoronis di Sant’Antonio  Abate.
Per tutelare e valorizzare questa ritrovata ricchezza della tradizione si è costituita l’Associazione  “S’Urtzu e sa Mamulada”, composta da oltre 60 soci.

Programma
Ore 17.00 - Inizio (apertura)
Ore 17.30 - Uscita spettacolare del gruppo “S’Urtzu e sa Mamulada” di Seui
Ore 17.50 - Esibizione del Coro “Ardasai” di Seui
Ore 18.00 - Presentazione del video e dibattito sulle maschere tradizionali di Seui
Ore 18.30 – Esibizione del gruppo de’ “S’Urtzu e sa Mamulada” e del Coro “Ardasai”

Ingresso libero e gratuito per tutti
La serata sarà rallegrata da musica e balli tradizionali.

L’evento è stato organizzato dal nostro sodalizio per far conoscere l’antica maschera carnevalesca di Seui, recentemente riscoperta.