Il 18 aprile al Teatro Santa Croce si erano esibiti i Musici di Castello, il 30 agosto nel Giardino Siotto era stato il turno del Diverbium Ensemble e il 30 dicembre toccherà infine, nel Salone dei Ritratti di Palazzo Siotto, all'Ensemble El Melopeo, composto da Carolina Putica, Enrica Sirigu, Lucia dalla Libera, Elisabeth Lochmann, Irene Sirigu, Sofia Gonzato e Roberta Tagarelli.
Il concerto comincerà alle 21, ma le porte del palazzo, sito in via dei Genovesi 114, saranno aperte già dalle 20.30.
L'evento è organizzato in collaborazione con la Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto”.
Il programma è il seguente:
-Concerto in la minore TWV 52: a2 per due flauti, archi e basso continuo (Gravement, Vistement, Largement, Vivement)
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Triosonata VI in Re Maggiore dalle „Corellisierende Sonaten“ Twv 42:D8 per flauto traverso, violino e basso continuo (Pastorale/Moderato - Corrente /Vivace – Gavotta/Allegro – Grave – Vivace)
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Triosonata in la minore TWV 42:a4 per flauto dolce, violino e basso continuo (Largo, Vivace, Affettuoso, Allegro)
-Concerto in mi minore TWV 52:e1 per flauto dolce, flauto traverso, archi e basso continuo (Largo, Allegro, Largo, Presto)
Carolina Putica, flauto dolce Enrica Sirigu, flauto traversiere Lucia dalla Libera, violino Elisabeth Lochmann, violino Irene Sirigu, violino Sofia Gonzato, viola da gamba Roberta Tagarelli, clavicembalo
L'ensemble El Melopeo prende il nome dal trattato di Pietro Cerone “El Melopeo y Maestro” (1613) nel quale si delinea la figura del musico perfecto e si teorizzano le basi dell'idioma musicale che caratterizzerà il repertorio barocco. Si tratta, quindi, di un'opera di transizione, intrisa dalla tradizione musicale culminata nel nitore contrappuntistico del Rinascimento, e tesa al nuovo linguaggio basato su effetti chiaroscurali e contrastanti.
L'ensemble nasce nel 2007 dall'incontro di tre giovani musicisti che da anni si dedicano all'esecuzione del repertorio barocco su strumenti originali. Il gruppo, ad organico variabile, si avvale occasionalmente dal coro da camera del medesimo nome, diretto dal Maestro I. Vazzoler.
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