Un progetto chiamato Inter20, interamente finanziato dall'Assessorato Politiche Giovanili del Comune di Cagliari nell'ambito dei fondi europei e che ha visto partecipare trenta tra ragazzi e ragazze under 35, sotto la direzione del mitico chef sardo Roberto Petza, per il terzo anno stella Michelin, invitato anche all'Expo di Milano, e dei suoi due giovanissimi collaboratori Simone Nebbia ed Emanuele Senis.

L'obiettivo del corso, mi hanno spiegato le future promesse del mondo culinario, era quello di creare dei piatti tradizionali sardi rivisitati, attraverso il riutilizzo ed il riciclo di ogni alimento. Esempi, una rivisitazione del classico Mazzamurru, ravioli fatti con le interiora di pecora, un'insalata di fregola assolutamente innovativa rispetto alla tipica ricetta isolana.

Questa mattina il mercato civico di San Benedetto ha ospitato l'esposizione dei piatti finger food preparati dai ragazzi sul momento e negli ultimi due giorni delle due settimane di corso presso il ristorante S'apposentu di Casa Puddu, del Petza.

Secondo Gianfranco Massa, coordinatore del corso e direttore dell'Accademia Casa Puddu, creata dallo stesso Roberto Petza e della quale diversi allievi hanno partecipato al progetto, questo percorso ha voluto privilegiare la sensibilità all'utilizzo dei prodotti tradizionali quali nostro patrimonio culturale, il riciclo alimentare per la promozione della sostenibilità, l'innovazione, che cammina sempre al fianco della creatività e, soprattutto, l'assoluta qualità.
“Che cosa rimarrà di tutto ciò, domani?”- “Rimarranno i nostri ragazzi, che continueranno ad esercitarsi in questo tipo di cucina, che porteranno con loro ovunque andranno, e rimarrà ciò che stiamo trasmettendo a voi oggi”.